Roma, 15 mag. (LaPresse) – Ha 46 anni, il detenuto del carcere di Rebibbia che ha ricevuto a Roma il premio nazionale ‘Sulle ali della libertà’ per avere ottenuto, primo in Italia, il dottorato di ricerca in Sociologia e Scienze applicate, sempre presso La Sapienza, con lo studio dal titolo: ‘Rieducazione, formazione e reinserimento sociale dei detenuti. Uno studio comparativo ed etnografico dei detenuti rientranti nella categoria alta sicurezza in Italia: percorsi di vita, aspettative, e reti sociali di riferimento’.
L’uomo, in carcere dal 1995, ha conseguito anche la laurea in Sociologia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 2013.
Il premio ‘Sulle ali della libertà’ è promosso e ideato dall’Associazione Isola Solidale (in collaborazione con Agenzia Comunicatio) che a Roma, da oltre 50 anni, accoglie i detenuti (grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000) che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica. Il premio consiste in un buono per l’acquisto di libri pari a 1000 euro.
L’iniziativa, che ha ottenuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la medaglia di rappresentanza, riconoscimento che viene attribuito a iniziative ritenute di particolare interesse culturale, scientifico, artistico, sportivo o sociale, è patrocinata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, dal Ministero della Giustizia, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Ministero della Salute, dalla Regione Lazio, dalla Comunità Ebraica di Roma, da Roma Capitale, dalle Acli di Roma, da Co.N.O.S.C.I. (Coordinamento nazionale degli Operatori per la Salute nelle Carceri Italiane), dalla Fondazione Ozanam, dall’associazione Antigone e da FIDU(Federazione Italiana Diritti Umani).