Roma, Raggi: “Rabbia per la morte del ragazzo ma la città non è il Far West”

La sindaca della capitale difende l'immagine della città

Foto Andrea Panegrossi / LaPresse in foto Virginia Raggi

ROMA “Rabbia, rabbia e vergogna. La morte di un ragazzo di 24 anni ucciso da due criminali non è accettabile, è ingiusta, è straziante e dilaniante. Sono certa che tutti abbiamo pensato immediatamente alla famiglia di questo ragazzo, ad una madre ed un padre che hanno accompagnato la sua esistenza, al fratello che era a pochi metri di distanza mentre gli sparavano; tutti abbiamo pensato alla fidanzata che lo ha visto morire al suo fianco”. Lo scrive su facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

La rabbia della sindaca Raggi

“Tutti, pur non conoscendolo e non sapendo in quale contesto sia nato quel gesto atroce, avremmo voluto esprimere affetto perché la morte di un giovane è sempre e comunque ingiusta. E’ questa la rabbia: la rabbia che nasce dalla naturale e umana condivisione del dolore e dalla impossibilità di tornare indietro. Era una vita giovane”, aggiunge.

Roma non è il Far West

“La vergogna, invece, è vedere che si specula su una morte. La vergogna è anche quella di doversi trovare costretti a rispondere e scrivere queste righe per dire che Roma non è il far west e i cittadini romani non sono dei banditi. Le Istituzioni – tutte e senza distinzioni di colore politico – si sono impegnate per rendere Roma più sicura. La polizia, i carabinieri, i vigili urbani, la procura ce la stanno mettendo tutta da anni. E a loro va detto grazie perché con il loro lavoro si registrano miglioramenti nei dati sulla lotta alla criminalità a Roma. Mettiamo da parte ogni polemica, uniamoci di fronte alla morte di un giovane. Lasciamo lavorare gli inquirenti. E’ il momento del silenzio e della riflessione”, conclude.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome