Roma, 6 apr. (LaPresse) – Per il piano contro i rischi idrogeologici di Roma serve un miliardo e 40 milioni di euro di investimenti in dieci anni. Un piano decennale che, per essere attuato con tempi dettati dall’emergenza, ha bisogno della massima e permanente collaborazione istituzionale, dal Governo alla Regione, dal Campidoglio ai Municipi. È quanto emerge dal primo rapporto sulle criticità idrogeologiche della capitale, curato dall’Autorità di Distretto idrografico dell’Italia Centrale, il nuovo ente che ha accorpato anche l’ex Autorità del Tevere, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, l’Ispra e la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche #italiasicura.
Quello presentato oggi, secondo i promotori è un piano in grado di mitigare i rischi che incombono oggi su circa 250.000 romani, una quota di popolazione che fa di Roma la capitale europea con il maggior numero di abitanti, beni culturali, attività economiche, infrastrutture, servizi in aree alluvionabili.
Per il complesso degli interventi di prevenzione strutturale nell’area urbana e fino alla foce di Fiumicino, è stato calcolato un fabbisogno di risorse finanziarie pari a 871 milioni per realizzare 155 interventi di varia tipologia: 783 milioni per 127 opere di contrasto al rischio alluvione e 86 milioni per 28 opere per mettere in sicurezza diverse aree cittadine dal pericolo frane.
A questo valore vanno aggiunti almeno 15 milioni l’anno per gestire la manutenzione ordinaria e tenere in efficienza vie d’acqua come canali e fossi interni all’area urbana oggi in stato di grave degrado o addirittura “tombati” da vegetazione spontanea e rifiuti, e 4 milioni l’anno per verifiche e interventi preventivi sulle voragini urbane.
Complessivamente la cifra è di 1040 milioni: ad oggi sono disponibili i primi 104 milioni, già previsti per progetti inseriti nel Piano città metropolitane di Italiasicura. Il fabbisogno di risorse comporta però impegni finanziari annuali per almeno 100 milioni di euro per garantire la copertura sia di interventi contro il rischio alluvioni, frane, voragini, sia la manutenzione ordinaria e straordinaria.