Raffaele Romano da guinness dei primati del calcio dilettantistico italiano. Il fantasista classe ’93 di Aversa è riuscito in un’impresa non da poco: siglare almeno un goal in tutte le categorie che vengono organizzate dalla LND. Roba che spaventerebbe chiunque ma non un atleta cuor di leone come Raffy che domenica ha chiuso il cerchio. Da palato fine del calcio, “Il Cigno” non poteva che scrivere il record con una giornata indimenticabile. Ed infatti ha disegnato una bella pagina di sport campano con una spettacolare tripletta, siglata con la maglia della Virtus Liburia, club con cui gioca in questa stagione e che attualmente occupa il primo posto del girone A di Promozione.
Punizione a scavalcare la barriera, bolide sotto la traversa a risolvere una mischia e palombella da fuori che ha tolto la ragnatela dai pali: queste sono le tre incredibili reti che ha hanno permesso alla Virtus di rimontare il Cardito e riconquistare la leadership con il punteggio di 4-3. Non c’è che dire, gli è riuscito perfettamente imitare qualche perla del suo idolo Diego Armando Maradona. Andare in goal quest’anno e realizzare l’opera è stato l’obiettivo che lo ha spinto a ritornare in campo il più in fretta possibile dopo l’infortunio che ha subito lo scorso anno. Di fatti da un anno e mezzo non giocava ma il direttore Nicola Cangiano ha sempre detto che lo aspettava e di fatti, appena si è rimesso in sesto, è tornato a disposizione dell’allenatore Dino Pezzella che lo ha buttato nella mischia.
La spettacolarità della tripletta non deve sorprendere gli addetti ai lavori, in quanto Romano i colpi li ha sempre avuti ma prima di tutto è un ragazzo con la testa sulle spalle e, ad un certo punto, ha fatto una scelta di vita. Questo è stato il suo dilemma: continuare a giocare a calcio seriamente oppure essere parte integrante del progetto iniziato dal fratello maggiore Salvatore, la nota griffe di abbigliamento “Why Not Brand”. Ad un fratello di sangue non si dice di no, ragion per cui Raffy ha iniziato a lavorare da giovanissimo, trasferendosi a Bologna per gestire la boutique emiliana. E da lì amicizie e contatti creati con calciatori di Serie A ed internazionali del calibro di Benzema, Hamsik e Totti (tanto per citarne alcuni).
Ma la passione per il calcio non si dilegua, così come con uno schiocco di dita, ed infatti dopo qualche mese di astinenza, Raffaele ha deciso di dar corso alla sua follia. Dal lunedì al venerdì a Bologna e poi il fine settimana ad Aversa, a casa sua, per abbracciare la famiglia e continuare a divertirsi nelle vesti di calciatore qualsiasi sia la categoria. Ma prima di parlare del suo ritorno a giocare, bisogna fare un passo indietro e partire con gli esordi.
La carriera del giovanotto con la fantasia come filosofia di vita era iniziata nel migliore dei modi con la trafila dell’Aversa Normanna e l’acquisto da parte del Catania, che all’epoca militava in Serie A e con cui disputò la Primavera. Da Catania a Messina la distanza è poca e con i peloritani contribuisce alla promozione in Serie C. Ed i goal chiederete? Ed il record? Calma, qui inizia il viaggio. Il gioiellino normanno segnò le sue prime reti in Serie D: 1 a Ragusa e 3 con la Cavese. L’anno successivo torna in Campania e contribuisce alla salvezza del Real Forio in Eccellenza con 10 goal, compreso un sigillo nella finale play-out. Ed è qui che l’uomo Raffaele prende il sopravvento sul ragazzino Raffaele. Nell’estate del 2015 l’espansione del marchio “Why Not Brand” gli impone il trasferimento a Bologna e per tre anni i sogni calcistici vanno in soffitta.
Pian piano però qualcosa torna a gironzolare nella sua testa. “Ma se mi alleno da solo a Bolo, torno il fine settimana e gioco con i miei amici? Che male c’è?”. E così dopo tre anni, nel mese di febbraio, accetta la proposta di un amico del Carinaro in Terza Categoria: 8 goal in 5 partite nel rush finale e promozione in Seconda con la sigaretta in bocca. L’anno successivo veste la maglia dell’Aragonese in Seconda Categoria e vince il campionato con 15 goal all’attivo. Con il club di Lusciano susseguono tre stagioni in Prima Categoria, con cui ha collezionato complessivamente 30 goal. Nella stagione 2022-2023 si trasferisce alla Virtus Liburia: altro campionato vinto con 3 goal e 10 assist. Ma proprio quando pregusta la possibilità di imporsi anche in Promozione, s’infortuna ed un’operazione al ginocchio sbarra la strada ad ogni ambizione da record.
Raffaele Romano sconfitto? Nemmeno per sogno, il Cigno si opera, conduce l’iter di riabilitazione, recupera e fa di tutto per mantenere la promessa del ds Cangiano: “Cigno, curati bene: io ti aspetto“. E così è stato, con il trentunenne che è tornato ad allenarsi dopo quasi 400 giorni, si è rimesso in piedi dal punto di vista atletico e sabato 30 novembre si è regalato una tripletta sfavillante in Promozione: cerchio chiuso. Solo chi ci crede, riesce in queste imprese. E Raffy è l’emblema di chi ama il calcio, non guarda la categoria e, nonostante i migliaia di chilometri fatti ogni settimana, è la persona più felice del mondo quando tocca il pallone sull’erbetta. E’ un’altra lingua, ornata di emozioni, che solo i ‘Folli’ possono capire.