La caduta del governo Conte bis ha accelerato il cambiamento al vertice del Pd e del M5S, il primo passato dalla guida di Nicola Zingaretti a quella di Enrico Letta e il secondo dalla leadership mai riconosciuta di Vito Crimi a quella di Giuseppe Conte. Anche nel centrodestra qualcosa si è mosso con la Lega e Fi che sono diventati forza di governo. Ogni partito ha scommesso su qualcosa, perfino Fdi restando all’opposizione. A spiegare perché è il deputato, leader democristiano, Gianfranco Rotondi.
Onorevole, ritardi nelle vaccinazioni e crisi economica, come riassumere i primi mesi del governo Draghi?
La continuità con il governo Conte è evidente. I ritardi non sono colpa né di Conte né di Draghi, ma degli errori che ha fatto l’Europa. La campagna vaccinale europea è stata ‘zavorrata’ da un errore di fondo perché si è preferito affermare un principio piuttosto che attivare una campagna efficiente. Ci siamo affezionati al fatto che il vaccino dovesse essere gratuito e questo ha comportato disservizi perché le case farmaceutiche non sono notoriamente fondazioni di beneficienza. L’Europa è stata un po’ taccagna nel fissare un prezzo che l’ha messa in coda nella lista delle consegne. Se avessimo chiesto a tutti i cittadini un ticket come per i farmaci ci saremmo concentrati di più nell’assicurare il vaccino gratuito a chi non era realmente nelle condizioni di poterselo pagare. Questo è l’errore che ha inciso sui ritardi e sulla sofferenza del piano vaccinale.
Molte le categorie in ginocchio a causa della crisi dovuta alle chiusure, il recovery basterà a rilanciare il sistema Paese?
Il governo fa quello che può, ma non si può dire che stia facendo abbastanza. Chi ha dovuto abbassare le saracinesche, oggi si trova in condizione di disperazione. La spesa pubblica è una risorsa nelle stagioni più delicate di una crisi economica, il fatto che possa essere più accentuata rappresenta un tonico per l’economia comunque si spendano i soldi. Ma siccome è una spesa pubblica fatta a debito, mi auguro che si investa in cicli che portino successivamente allo sviluppo e al mantenimento. Va bene buttare i soldi dall’elicottero, come si dice in America, ma facciamo in modo che cadano su attività e strategie produttive.
Che ruolo sta giocando il centrodestra all’interno del governo Draghi? Lega e Fi non rischiano di essere irrilevanti e di pagarne il conto quando si andrà al voto?
Non penso che il rischio sia questo, piuttosto quello che il governo scontenti gli italiani. Quando si appoggia un governo si valuta se funziona o no. Se le cose vanno bene, i partiti che lo hanno appoggiato se ne avvantaggiano, se il governo va male, ovviamente se ne avvantaggia l’opposizione e questa è la doppia scommessa di Salvini e Meloni. Il primo ha scommesso sul successo di Draghi, la seconda sull’insuccesso. Alla fine, paradossalmente sarà il rendimento di Draghi a influire sui risultati elettorali dei partiti che più hanno scommesso. Quindi non Pd e M5S che in qualche modo già erano al governo, ma Lega e Fi.
Si va verso le elezioni amministrative e i partiti di centrodestra attraversano una fase di litigiosità al proprio interno, soprattutto Fi…
Le elezioni Amministrative non sono mai motivo di armonia. E’normale qualche fibrillazione.
Quale sarà il suo ruolo in Campania? Darà una mano ai candidati di centrodestra?
In questi casi applico il consiglio che mi dava l’onorevole Sullo: in politica devi fare una cosa solo se ti viene chiesta due volte e quindi se qualche candidato stimabile mi chiederà una mano gliela darò.
Non le hanno ancora chiesto una mano?
No ancora no.
Il quadro politico è mutevole, il Pd ha un nuovo segretario e il M5S un nuovo leader. In che modo i moderati possono e devono stare al passo con i cambiamenti?
Anche questa è una scommessa in fondo. Loro puntano sul cambiamento, io sull’eternità perché resto democristiano vicino a Berlusconi. Praticamente mi sono iscritto a due categorie dell’eternità.