Rovigo: truffa per avere la pensione di cittadinanza, 100 denunciati

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo ha denunciato alle competenti Procure della Repubblica 100 cittadini, tutti di nazionalità rumena, che hanno percepito la pensione di cittadinanza pur se privi del requisito di 'residenza' grazie a una truffa

Foto LaPresse

MILANO – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo ha denunciato alle competenti Procure della Repubblica 100 cittadini, tutti di nazionalità rumena, che hanno percepito la pensione di cittadinanza pur se privi del requisito di ‘residenza’ grazie a una truffa. Dalle indagini della guardia di finanza è infatti emerso come tutta la procedura di richiesta del sussidio poggiava su un sistema di autocertificazioni con dati inesatti o falsi.

I Finanzieri della Tenenza di Occhiobello e del Gruppo di Rovigo, mettendo in relazione tutte le informazioni dalle circa 100 Banche dati a disposizione, hanno esaminato la posizione di una vasta platea di persone che hanno avuto accesso alla pensione di cittadinanza destinata ai nuclei familiari composti solo da ultra 67enni ovvero anche da componenti di età inferiore qualora disabili o non autosufficienti.

La misura della pensione di cittadinanza, a differenza del reddito di cittadinanza, è una misura di sostegno ‘permanente’ che può decadere esclusivamente con la perdita dei requisiti (decesso del percettore o perdita della residenza nel territorio dello Stato). I finanzieri hanno intercettato numerose condotte illecite messe in atto da una platea di persone che hanno dichiarato il falso pur di ottenere illegalmente il sostegno.

Milano, 25 mag. (LaPresse) – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo ha denunciato alle competenti Procure della Repubblica 100 cittadini, tutti di nazionalità rumena, che hanno percepito la pensione di cittadinanza pur se privi del requisito di ‘residenza’ grazie a una truffa. Dalle indagini della guardia di finanza è infatti emerso come tutta la procedura di richiesta del sussidio poggiava su un sistema di autocertificazioni con dati inesatti o falsi.

I Finanzieri della Tenenza di Occhiobello e del Gruppo di Rovigo, mettendo in relazione tutte le informazioni dalle circa 100 Banche dati a disposizione, hanno esaminato la posizione di una vasta platea di persone che hanno avuto accesso alla pensione di cittadinanza destinata ai nuclei familiari composti solo da ultra 67enni ovvero anche da componenti di età inferiore qualora disabili o non autosufficienti.

La misura della pensione di cittadinanza, a differenza del reddito di cittadinanza, è una misura di sostegno ‘permanente’ che può decadere esclusivamente con la perdita dei requisiti (decesso del percettore o perdita della residenza nel territorio dello Stato). I finanzieri hanno intercettato numerose condotte illecite messe in atto da una platea di persone che hanno dichiarato il falso pur di ottenere illegalmente il sostegno.

(LaPresse)

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