Rubano l’auto e chiedono soldi per restituirla. Arrestati bagnino e parcheggiatore abusivo. I NOMI

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CASTEL VOLTURNO – Aveva scelto il litorale domizio per concludere la serata in tranquillità. In compagnia di un amico, si era recato al lido I Delfini per bere un caffè e fumare una sigaretta. Ma per il 57enne di Casal di Principe, quella che doveva essere una parentesi di relax si è trasformata nell’inizio di un incubo, fatto di minacce e di una richiesta estorsiva, che ha portato all’arresto di due persone. Si tratta di Pasquale Pacciarella, 54 anni, residente a Pinetamare, e di Gaetano Mallardo, 47enne di Giugliano in Campania. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo era uscito dal locale dopo circa mezz’ora, ma una volta fuori non ha più trovato la sua Fiat Panda, che aveva parcheggiato proprio di fronte al lido.

Preso atto del furto, la vittima si è rivolta a un uomo fermo nei pressi dello stabilimento per chiedere se avesse visto qualcosa. Quell’uomo, secondo l’accusa, era proprio Pacciarella. In un primo momento avrebbe negato di sapere alcunché, salvo poi offrirsi di fare una telefonata a un “amico”. È a questo punto che, sempre secondo la ricostruzione accusatoria, entra in gioco Mallardo. A lui, Pacciarella avrebbe chiesto se fosse possibile “risolvere la questione”. Dopo la chiamata, Pacciarella avrebbe riferito al 57enne che la vettura era stata portata a Secondigliano e che, per riaverla, avrebbe dovuto consegnare 1500 euro. Il classico ‘cavallo di ritorno’.

La vittima, apparentemente disposta a trattare, ha finto di accettare la richiesta spiegando di avere con sé solo mille euro e che avrebbe recuperato il resto chiamando il fratello. In realtà, invece di contattare il familiare, ha composto il 112 e ha denunciato tutto ai carabinieri.
Sul posto sono arrivati i militari, che hanno identificato i presenti e raccolto le prime dichiarazioni. Da queste è emerso che Pacciarella svolgeva l’attività di parcheggiatore abusivo nella zona del lido, mentre Mallardo lavorava come bagnino.

Gli elementi raccolti hanno portato i carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone e della Tenenza di Castelvolturno ad arrestare entrambi, lo scorso 2 giugno, con l’accusa di tentata estorsione. Il provvedimento è stato poi convalidato dal giudice Pasquale D’Angelo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Contro l’ordinanza i legali dei due indagati, gli avvocati Ferdinando Letizia e Giovanni Nappa, hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame, che discuterà la posizione degli assistiti giovedì prossimo. Gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a un’eventuale sentenza definitiva di condanna.

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