ROMA – I russi dicono ‘no’ alla guerra in Ucraina e scendono in piazza. E così da Mosca a San Pietroburgo, fino Novosibirsk: tante le manifestazioni ieri di cittadini contro l’attacco dell’Armata Rossa con cortei e striscioni esortandoli ad “uscire dall’Ucraina”
L’intervento
Immediata l’azione repressiva della polizia con il monito, prima a “non partecipate a proteste che non sono autorizzate e sono associate alle tensioni in un Paese straniero”. Poi l’intervento per porre fine alle manifestazioni. Il giornalista Anton Barbashin ha postato su Twitter che la polizia “ha fermato dissidenti già sulla porta di casa, e prima che raggiungessero le piazze”. Fino a ieri erano circa 1.400 i manifestanti arrestai in tutto il Paese, di cui la metà a Mosca, nella manifestazione tenutasi in Piazza Pushkin poi resa ‘zona rossa’ e 378 a Pietroburgo
Le personalità
Hanno aderito alle manifestazioni di protesta anche personalità della tivù e dello spettacolo, mettendo così a rischio le loro esibizioni nella tivù di Stato. Tra loro la popstar Valery Meladze, la pattinatrice artistica Evgenia Medvedeva, la popstar Svetlana Loboda, il cantante Maxim Galkin, nonché marito di Alla Pugacheva, e il conduttore tv Ivan Urgant. Tutti su Instagram hanno manifestato il “no alla guerra”, la “paura e il dolore” per quanto sta accadendo e l’invito a lasciare l’Ucraina.