MILANO – “Sulla scena internazionale, sia noi che la Cina siamo interessati a vedere che l’Occidente smetta di ostacolare i naturali processi di democratizzazione delle relazioni internazionali, l’instaurazione di una vera multipolarità, che riflette il peso reale degli Stati nel mondo che è cambiato”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, durante l’incontro del 23 maggio ‘100 domande al leader’ nell’ambito del progetto Evgenij Primakov Gymnasium. Il testo dell’intervento di fronte agli studenti è stato pubblicato sul sito del ministero degli Esteri russo.
Rispondendo a una domanda sugli obiettivi di politica estera di Mosca nei confronti di Pechino, Lavrov ha detto di voler “sviluppare relazioni amichevoli con il nostro vicino più prossimo. Abbiamo documenti dottrinali che caratterizzano i nostri contatti come un partenariato strategico e un’interazione multiforme. Abbiamo un lungo confine con la Repubblica popolare cinese e interessi comuni nel sostenere i principi di giustizia e multipolarità negli affari internazionali. C’è un vantaggio economico reciproco. Ora che l’Occidente è in una posizione dittatoriale, i nostri legami economici con la Cina cresceranno ancora più velocemente”.
(LaPresse)