Russia, Salvini: nemico non è Putin ma estremismo islamico

"Io penso che oggi il nemico non sia la Russia ma l’estremismo islamico, il fanatismo, perciò schierare carri armati e uomini ai confini con la Russia mi sembra poco produttivo". Lo ha detto il vice premier e ministro dell'Interno, Matteo salvini, in un'intervista 'Il Foglio'.

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse
Milano, 4 ago. (LaPresse) – “Io penso che oggi il nemico non sia la Russia ma l’estremismo islamico, il fanatismo, perciò schierare carri armati e uomini ai confini con la Russia mi sembra poco produttivo”. Lo ha detto il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo salvini, in un’intervista ‘Il Foglio’. Salvini ha ammesso di aver “siglato un patto” con il partito di Putin. “Non è l’unico – aggiunge – . Li abbiamo stipulati anche con movimenti francesi, austriaci, belgi, olandesi, tutti alla luce del sole”. E definisce “fregnacce” le notizie che emergono dall’inchiesta del procuratore Robert Muller sul Russigate secondo le quali numerosi profili Twitter in lingua italiana che hanno sostenuto le posizioni di Lega e M5s nella scorsa campagna elettorale sarebbero stati fabbricati a San Pietroburgo.

e continua

“Noi – dice – le elezioni le vinciamo ugualmente, non abbiamo bisogno di account falsi”.  Per Salvini in ogni caso l’Italia fa “parte dell’Alleanza atlantica e siamo chiaramente schierati con le potenze occidentali. Nel 2018 – aggiunge – bisogna calcolare se ci sono alleanze offensive o difensive, chi sono i nemici”. “Mi piacerebbe che si tenesse anche in Italia un incontro Trump-Putin, com’è avvenuto a Helsinki”, conclude. Vedo solo cose che potremmo condividere e sopratutto un incontro del genere potrebbe giovare molto all’Italia.

 

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