Russia-Ucraina, sale la tensione. Jonson: “La più grande guerra in Europa dal 1945”. Blinken: “Il Cremlino sta preparando falsi pretesti per giustificare un’imminente invasione”

KIEV – Russia-Ucraina, sale la tensione con venti di guerra che soffiano nel Donbass e in altre città dell’autoproclamata Repubblica popolare filorussa dove i separatisti invogliano la popolazione alla mobilitazione generale sottolineando che “le forze di Kiev sono in piena allerta da combattimento”.

Situazione incandescente
Il presidente francese Emmanuel Macron incontrerà Putin nel tentativo di mediare una situazione che sembra giunta ad un punto di non ritorno, anche per questo il presidente americano Joe Biden in contatto con la vice Kamala Harris a Monaco ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale in quanto la Russia “potrebbe lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento”. Preoccupato il premier britannico, Boris Johnson, secondo il quale “tutti i segnali lasciano intendere che il piano, in un certo senso, sia già partito”, e ci si avvia verso “a più grande guerra in Europa dal 1945”. Johnson ha poi aggiunto che un eventuale attacco russo avrebbe “pesantissimi costi in termini di vite umane”.

Il monito della casa Bianca
Sulla stessa linea anche la Casa Binaca per bocca del segretario di Stato Anthony Blinken secondo il quale nei piani russi sarebbero imminenti “cyber-attacchi, bombardamenti aerei, missili, truppe a terra e la reclusione di leader della resistenza ucraina”. Blinken ha poi aggiunto che “Mosca starebbe preparando un pretesto per giustificare l’invasione, per cui sarebbero già programmati i passaggi principali: bombardamenti aerei, interruzione dell’elettricità, soldati e carri armati sulla capitale ucraina Kiev” e che Mosca “potrebbe teatralmente convocare riunioni di emergenza per rispondere a operazioni sotto falsa bandiera prima di cominciare l’offensiva”. Per cui “le false giustificazioni previste dai piani russi potrebbero essere un attentato terrorista sul suolo russo, la scoperta di una fossa comune, un attacco con armi chimiche o un’offensiva con droni sui civili”.

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