MILANO – “Dopo che non ha rilevato collusione con la Russia, il rapporto del procuratore speciale prosegue considerando se alcune azioni del presidente possano costituire ostruzione alle indagini”. “Le prove sviluppate da Mueller non sono sufficienti a stabilire che Trump abbia commesso ostruzione alla giustizia”. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Bill Barr, in conferenza stampa. Barr ha aggiunto, a proposito del rapporto del procuratore speciale per il Russiagate Robert Mueller, che “il rapporto rileva 10 episodi che coinvolgono il presidente” a proposito di potenziali “elementi di un reato di ostruzione”.
Le indagini
“Non ci sono prove di una collusione della campagna elettorale di Trump con le azioni di hacking del governo russo” a danno dei democratici, le indagini del procuratore speciale Robert Mueller hanno “anche esaminato gli sforzi russi di pubblicare documenti ed email rubati su internet” e il rapporto “non ha rilevato che persone legate alla campagna di Trump abbiamo illegalmente partecipato alla diffusione dei contenuti”.
Le reazioni
Crescono intanto le polemiche da parte dei democratici per la decisione del ministro della Giustizia Usa, Bill Barr, di tenere una conferenza stampa prima che il report di Mueller venga diffuso. Il presidente della commissione giustizia della Camera, il democratico Jerry Nadler, accusa Barr di non “lasciar parlare i fatti da sé”. Secondo una sintesi del rapporto, diffusa da Barr a fine marzo, l’inchiesta scagiona Trump da ogni eventuale collusione con la Russia. Ma non fugherebbe ogni dubbio a proposito di un’eventuale ostruzione della giustizia. La conferenza stampa di Barr si terrà alle 9.30 locali (le 15.30 in Italia), mentre il report sarà mandato al Congresso fra le 11 e le 12 locali (cioè fra le 16 e le 17 in Italia).
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