S. Maria a Vico, Biondo davanti al giudice. Non risponde ma deposita una memoria difensiva

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Veronica Biondo

SANTA MARIA A VICO – Non ha rispsoto alle domande del gip ma ha depositato una memoria difensiva. Veronoca Biondo (nella foto), sentita ieri dal giudice dopo l’arresto, è tra i coinvolti nell’inchiesta per scambio di voti con il clan arrestati la scorsa settimana. Assistita dagli avvocati Angelo Raucci e Raffaele Carfora, proporrà ricorso al Riesame contro l’ordinanza eseguita dalla guardia di finanza. E’ ai domiciliari. Agli arresti do- miciliari anche il sindaco Andrea Pirozzi, 65 anni; l’ex assessore Marcantonio Ferrara, 50 anni, di Maddaloni; e il consigliere comunale ed ex assessore Giuseppe Nuzzo, 50 anni, avvocato.

In carcere Domenico Nuzzo, detto “Mimmariello”, 53 anni, già detenuto per altro e Raffaele Piscitelli, detto o cervinaro, 57 anni, già detenuto, ritenuti esponenti del clan Massaro. La Prefetta di Caserta, Lucia Volpe, ai sensi della Legge Severino, ha accertato la sussistenza della causa di sospensione dalla carica del sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi, del vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Pari opportunità e Politiche giovanili Veronica Biondo e del consigliere comunale Giuseppe Nuzzo.

Il provvedimento è stato notificato al presidente del consiglio comunale per la comunicazione all’organo consiliare. In base alle previsioni contenute nello statuto comunale, le funzioni di sindaco saranno esercitate dall’assessore non esterno più anziano di età, vale a dire Carmine De Lucia (classe 1958). L’amministrazione comunale e la maggioranza consiliare resta in carica anche se al momento appare possibile l’invio di una commissione d’accesso per verificare condizionamenti della camorra sulle attività dell’ente locale. Una decisione che potrebbe arrivare proprio all’esito degli interrogatori di garanzia o al più dei ricorsi al tribunale della Libertà.

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