S. Maria C.V. piange l’avv. Romano, fissati i funerali. Tanti messaggi di dolore sui social

Avvocato Gennaro Romano

La città di Santa Maria Capua Vetere si è svegliata con la morte nel cuore a causa della prematura scomparsa dell’avvocato Gennaro Romano. A soli 36 anni il professionista sammaritano, di origini di Bellona, si ricongiunge con il papà Giuseppe (morto lo scorso dicembre), da cui aveva ereditato il mestiere di avvocato che ha condotto sin dopo la laurea con dedizione e passione (CLICCA QUI PER LEGGERE LA SUA STORIA). I funerali si svolgeranno domani, domenica 20 ottobre, alle 12.00 presso la Chiesa di San Pietro, ubicata a Santa Maria Capua Vetere.

Nelle ore successive alla morte tanti amici e conoscenti hanno invaso la sua bacheca facebook con messaggi di dolore, sconvolti dalla notizia improvvisa ed inaspettata. Tra questi Rosario scrive “Gennaro sei stato l’unico ragazzo che mi ha insegnato qualcosa con il tuo approccio alla vita. Mi hai dato una pugnalata al cuore, ti porterò sempre come esempio che Dio ti faccia sedere affianco a lui“. Ed anche Anselmo: “Sei stato per me e per tutti un esempio di dignità…hai affrontato tutto ciò che hai affrontato con una discrezione disarmante…acquistavi dischi e concerti con gioia sempre…Ci siamo scatenati all’ultima festa con tutti i tuoi colleghi di studio senza pudore alcuno…eravamo pronti alla prossima ne parlavamo l’altra sera quando io chiudevo il negozio e tu con la tua ironia facevi battute…ma purtroppo il destino si è troppo accanito…fai buon viaggio Gennaro”.

Infine il messaggio toccante della sua collega Emilia Borgia: “Sarebbe stato tutto più naturale se, in un futuro anteriore, fossi stato tu a dover scrivere di noi. E invece…Riordinare sentimenti ed emozioni, più che idee, è praticamente impossibile. Solo chi ha pienezza può lasciare un vuoto, mentre un vuoto non può sacrificare niente di sé. Nell’ambito di quella che è, a tutti gli effetti, la nostra seconda famiglia, mancherai irrimediabilmente. Ciascuno di noi compone un tutto di cui andiamo fieri. Se d’ora in avanti ci chiederanno cos’è la vita, la dignità, la “grande bellezza”, noi parleremo di te. Grazie per quanto ci hai insegnato. Non ti dimenticheremo mai”.

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