S. Maria C.V., stretta sulle commissioni: crollano sedute e gettoni di presenza

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Salvatore Mastroianni e Rosario Graziano

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La linea del rigore sulle sedute delle Commissioni consiliari comincia a dare i primi frutti. Per tutto il mese di settembre 2025, il Comune ha liquidato complessivamente 3mila e 480,75 euro di gettoni di presenza, a cui si aggiungono 295,86 euro di Irap per un totale di 3mila e 776,61 euro. Una cifra che rappresenta meno della metà rispetto alle somme sostenute negli stessi mesi degli anni precedenti, quando le sedute consiliari e di commissione avevano spesso fatto lievitare i costi. Il dato emerge dalla determinazione dirigenziale del 13 ottobre scorso, firmata dalla dirigente del settore Affari Istituzionali, Generali e Legale del Comune, Giacomina Giustino, con il responsabile del procedimento Alessio Tufariello.

Il provvedimento certifica la liquidazione dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali per le cinque Commissioni riunitesi a settembre. A ricevere i compensi sono stati diversi membri del Consiglio, con importi variabili a seconda del numero di sedute frequentate. Tra i consiglieri più presenti figurano Fabio De Lucia e Salvatore Mastroianni (nella foto a sinistra), con 655,20 euro ciascuno, seguiti da Giuseppe Napolitano con 532,35 euro e Enrico Di Rienzo e Rosario Graziano (nella foto a destra) con 286,65 euro. Importi più contenuti per altri consiglieri, come Pasquale Cipullo, Pasquale Ciarmiello e Danilo Talento, che hanno percepito 40,95 o 81,90 euro a seconda delle presenze. Restano invece invariati i casi di rinuncia totale al compenso, già comunicati in passato da Giuseppe Casino e Raffaele Aveta, che continuano a non percepire alcun gettone, come formalizzato nelle note protocollate al Comune rispettivamente nel 2022 e nel 2024.

La riduzione delle spese per le Commissioni consiliari rappresenta un risultato tangibile della “stretta” imposta dall’amministrazione, decisa nei mesi scorsi per contenere i costi della macchina comunale. Tuttavia, dietro ai numeri positivi si cela un rovescio della medaglia: la contrazione delle sedute e la minore proposizione di argomenti stanno rallentando i lavori delle Commissioni e, di riflesso, l’attività del Consiglio comunale. Un equilibrio ancora da trovare, dunque, tra efficienza economica e funzionalità amministrativa. Se da un lato il Comune può vantare un risparmio concreto e verificabile, dall’altro resta aperta la questione della produttività politica e della capacità delle Commissioni di incidere realmente sull’attività dell’ente.

In un momento storico in cui i bilanci pubblici chiedono rigore e responsabilità, Santa Maria Capua Vetere sembra aver imboccato la via del contenimento dei costi, ma la sfida dei prossimi mesi sarà capire se la sobrietà potrà convivere con l’efficacia dell’azione amministrativa. La questione della riduzione del numero delle sedute delle varie commissioni comunali era emersa già un paio di anni fa quando i costi per mantenere il loro funzionamento aveva raggiunto punte elevatissime. Poi la progressiva riduzione fino a diventare maggiormente fisiologiche con costi mensili maggiormente contenuti e gestibili per le casse del Comune di Santa Maria Capua Vetere.

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