MILANO – I soccorritori hanno perso le speranze di ritrovare in vita Emiliano Sala e gli altri passeggeri dell’aereo da turismo precipitano nella Manica lunedì sera. Il velivolo avrebbe dovuto portare il calciatore argentino a Cardiff, sede della nuova squadra del calciatore ceduto da Nantes per 17 milioni di euro. John Fitzgerald, ‘Channel Islands Air Search’, il team di soccorritori che non ha ancora individuato l’aereo, ha ammesso che “ormai stiamo lavorando a un’operazione di recupero anziché a una missione di salvataggio”.
Condizioni meteorologiche fatali
Secondo Fitzgerald “Le avverse condizioni atmosferiche di questo periodo dell’anno sarebbero proibitive anche per i più esperti. A questo punto non crediamo più di trovare superstiti”. Per il momento dell’incidente aereo non si conosce soltanto la causa. Si sa che Sala ha rifiutato di salire su un aereo di linea da Parigi per salire sull’aereo da turismo. Si sa che il calciatore di 28 anni ha mandato dei messaggi audio agli amici e al padre, in cui rivelava la sua preoccupazione durante il viaggio.
Mistero senza fine
“Sento degli strani rumori. Ho paura. Nel caso non ci fossero più mie notizie tra un’ora e mezza, capireste il perché”. Infatti poco dopo, l’aereo è scomparso dai radar. Gli esperti ritengono che sia precipitato in mare. A gennaio la temperatura dell’acqua è così bassa da non lasciare speranze di sopravvivenza. Molto complicate le operazioni di recupero del velivolo. Ancora più difficile sarà stabilire le cause dell’incidente aereo. Per il momento la stampa britannica ha scoperto che il pilota, si era definito “arrugginito nelle operazioni di volo. Soprattutto per quanto riguarda l’atterraggio”. Ad infittire il mistero ci ha pensato Berenice Schakir, ex ex fidanzata di Sala. “Non credo sia stato un incidente. Indagate sulla mafia del calcio”.