ROMA – Sicilia e Basilicata hanno inaugurato per prime, oggi, l’inizio della stagione dei saldi invernali. Un evento su cui sono riposte grandi speranze ma anche timori profondi, dovuti alla recrudescenza della pandemia. I saldi interessano infatti 15 milioni di famiglie. Confcommercio ha calcolato che ogni persona spenderà circa 119 euro, per un totale complessivo di 4,2 miliardi di euro. Dati a cui fanno eco quelli dell’indagine previsionale di Confesercenti, secondo cui 4 italiani su 10 (cioè il 39%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150 euro a persona.
In Campania in particolare si parla – afferma Confesercenti – di un giro d’affari per le imprese che oscilla tra i 240 e i 300 milioni di euro. Previsione positiva, su cui però grava l’ombra lunga del covid, con la variante Omicron che imperversa in Italia e in Europa e “impatta negativamente sulla fiducia delle famiglie”, come sottolinea il presidente Vincenzo Schiavo.
Tuttavia, il Codacons fa notare che – rispetto ai saldi invernali del 2020 – gli sconti di fine stagione del 2022 subiranno una contrazione delle vendite pari al -21%. Nel 2020, infatti, il fatturato complessivo era stato pari a 5,2 miliardi di euro. Il che significa che, quest’anno, perderà oltre un miliardo di euro rispetto al periodo pre-Covid. Alla base del decremento “non solo il Black Friday di novembre e le feste di Natale che hanno già assorbito una fetta consistente degli acquisti degli italiani, ma anche i forti rincari delle bollette e l’aumento dei prezzi al dettaglio, fattori che frenano gli acquisti delle famiglie e impongono una maggiore cautela nella spesa” ha spiegato il presidente Carlo Rienzi.
Le regioni si sono coordinate sulla data di partenza della stagione, facendo partire i saldi quasi in contemporanea. La maggior parte delle Giunte regionali ha infatti fissato l’inizio dei saldi al 5 gennaio, tranne Sicilia e Basilicata, dove sono iniziati oggi, e Valle d’Aosta, al via domani. Unica eccezione, il Trentino Alto Adige, con un’organizzazione più frammentata, rimessa alla volontà dei singoli commercianti. E’ così nella Provincia autonoma di Trento, dove i saldi dureranno 60 giorni e saranno gli esercenti a determinare liberamente i periodi in cui effettuarli. Nella maggior parte dei comuni dei distretti di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina, Merano e Burgraviato, Valle Isarco e Alta Valle Isarco, Val Pusteria e Val Venosta, i saldi sono invece previsti dall’8 gennaio al 5 febbraio 2022. A Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara, dureranno dal 5 marzo al 2 aprile. Stesse date previste per i comuni turistici di Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, Santa Cristina, Selva Gardena, Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara, Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta.
di Martina Regis