SALERNO – Nel contesto di un’operazione congiunta tra il nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria e il comando provinciale della guardia di finanza di Salerno, è stata eseguita un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 16 persone. Di queste, 9 sono state arrestate e 7 sono ora agli arresti domiciliari. Gli indagati sono coinvolti in reati quali associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all’introduzione di telefoni cellulari nella casa circondariale “Caputo” di Salerno. Il gip, su richiesta della procura di Salerno, ha disposto la custodia cautelare in carcere per nove degli indagati, mentre altri sette sono sottoposti agli arresti domiciliari. Tra i destinatari di tali provvedimenti figurano individui con presunti legami al clan “De Feo” di Bellizzi. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Maurizio Viscido, Angelo Longobardi, Marco Bellosguardo, Gerarda Paradiso, Angela Cianci, e Antonino Maratea. Coloro che dovranno affrontare la detenzione in carcere sono Guglielmo Di Martino, Luca Spagnuolo, Amedeo Avallone, Mario Pesce, Marco Molinaro, Antonio Pagano, Arcangelo Buontempo, Federico Amaranto. Le indagini, condotte in collaborazione tra il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Salerno e il nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, supportati dal gruppo mezzi tecnici dello Scico, coinvolgono complessivamente 31 persone. I reati contestati variano da quelli legati al traffico di stupefacenti, episodi corruttivi, estorsione, vendita di un’arma modificata, fino al riciclaggio e all’autoriciclaggio dei proventi illeciti tramite l’acquisto di attività commerciali e auto di grossa cilindrata. Secondo l’ipotesi accusatoria, Guglielmo Di Martino, considerato vicino al clan De Feo avrebbe orchestrato un’associazione criminale composta da individui dentro e fuori dal carcere. Questa associazione avrebbe gestito piazze di spaccio nei comuni di Bellizzi, Montecorvino Pugliano, e Battipaglia, controllando l’ingresso di ingenti quantità di droga, con un valore superiore ai 50.000 euro. L’attività illecita avrebbe coinvolto carte prepagate intestate a terzi, utilizzate per prelevare contanti, permettendo il reimpiego di tali fondi per ulteriori transazioni illegali. I proventi sarebbero stati utilizzati per acquistare un centro estetico a Bellizzi e un’auto di grossa cilindrata, entrambi ora sottoposti a sequestro. Le indagini hanno anche identificato i ruoli specifici di ogni membro dell’associazione, dalla fornitura di stupefacenti al controllo delle carte prepagate attraverso i familiari dei detenuti. La complessità dell’organizzazione criminale è stata evidenziata da episodi corruttivi, estorsioni, vendita di armi modificate e spedizioni punitive interne all’associazione stessa. L’operazione dimostra il successo della collaborazione tra forze dell’ordine nel contrasto al crimine organizzato, evidenziando il loro impegno nella tutela della legalità e della sicurezza pubblica nella città di Salerno.
Salerno, traffico di stupefacenti e cellulari in carcere: 16 arresti
L'operazione del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria