Salute, i malati di tumore sborsano 5 miliardi l’anno di tasca propria

Lo studio evidenzia come la malattia rappresenti un fattore di debolezza nel mondo del lavoro soprattutto per le categorie già fragili

Photo Lapresse/ Stefano Cavicchi

MILANO – I malati di tumore in Italia spendono quasi 5 miliardi anni di tasca loro. È quanto emerso dall’11esimo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. Si tratta di 2miliardi e 635 milioni per spese mediche e 2miliardi e 243milioni per spese non mediche.

Le spese per visite mediche e accertamenti

Spese necessarie in particolare per effettuare le visite mediche (1,1 miliardo), per recarsi nelle cliniche ospedaliere (1,5 miliardi), per acquistare i farmaci (808 milioni) e per sottoporsi agli interventi di chirurgia ricostruttiva (425 milioni di euro). La ricerca è a cura della federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo). In base alle informazioni raccolte in oltre 2400 interviste a pazienti e famigliari.

I malati di cancro spendono quasi 5 miliardi in cure

Per i malati di cancro il Sistema sanitario nazionale spende circa il 14% della spesa sanitaria complessiva, una quota pari a circa 16 miliardi di euro (dato stimato per il 2018) che comprende tutta la filiera dei servizi sanitari attraversati dal paziente oncologico di prevenzione, diagnostici, specialistici, ospedalieri e chirurgici, farmaceutici, radioterapici, domiciliari e residenziali. Questo evidenzia che “nonostante l’innegabile impegno del sistema pubblico, il malato di cancro è chiamato spesso a mettere mano al portafoglio per sopperire ad una serie di esigenze sia di tipo medico che assistenziale. Evidentemente non del tutto compensate dall’assistenza pubblica”.

Vitto, alloggio e cure

Il 57,5% dei pazienti affetti dal cancro, pari a circa 1 milione e 900 mila persone, spende in media 406 euro all’anno per pagare le visite e gli accertamenti. Inoltre, il 39,3%, ovvero all’incirca 1 milione e 300mila pazienti, effettua una spesa annuale di 797,5 euro per i trasporti necessari per recarsi sul luogo di cura. Per quanto riguarda le spese di vitto e alloggio, 518mila pazienti (15,7%), spendono mediamente 1.180 euro in 12 mesi. Per i costi previsti dagli interventi di chirurgia ricostruttiva, il 4,9% delle persone malate di tumore (162mila individui) spende in media 2.603,5 euro per ogni operazione. La stessa indagine Favo rileva il disagio dei malati di tumore negli aspetti relativi a lavoro e reddito.

Una spesa che grava sulle categorie più fragili

Lo studio evidenzia come la malattia rappresenti un fattore di debolezza nel mondo del lavoro soprattutto per le categorie già fragili. Per le donne, che hanno perso giornate di lavoro o studio nel doppio dei casi degli uomini. E per i lavoratori in età tra 55 e 64 anni, che nel 45,8% dei casi hanno perso da 6 mesi ad un anno di lavoro nel corso dell’ultimo anno. E per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. “Il nostro sistema sanitario consente a tutti i cittadini di accedere ai trattamenti necessari. Malgrado ciò, emerge che esistono problematiche legate alla necessità, in alcuni casi, di effettuare accertamenti al di fuori del Ssn. E ciò a causa delle lunghe liste d’attesa”, sottolinea Giordano Beretta, presidente dell’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica.

(LaPresse/di Laura Carcano)

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