Milano, 28 ago. (LaPresse) – I casi confermati di infezione nell’uomo dal virus West Nile, trasmesso dalla zanzara Culex Pipiens, in Veneto sono ad oggi 132. Di questi 41 evoluti nella forma neuroinvasiva, con 6 decessi, tutti avvenuti in persone anziane o con gravi patologie pregresse. Lo evidenzia il sesto Bollettino sulle Arbovirosi, redatto e diffuso oggi dalla Direzione prevenzione della Regione del Veneto che, rispetto a quello emesso il 21 agosto scorso, segnala un aumento complessivo di 27 casi. Dal punto di vista statistico, la provincia con più casi è Padova (54 totali, con 44 forme febbrili e 10 neuroinvasive). Seguita da Rovigo (26 totali, 16-10), Verona (24 totali, 15-9), Venezia (19 totali, 11-8), Vicenza (6 totali, 3-3) eTreviso (3 totali, 2-1).
dunque
“Il monitoraggio continuo dei nostri esperti conferma che siamo di fronte a una situazione impegnativa ma che non deve destare allarme – sottolinea in una nota l’assessore alla Sanità Luca Coletto – con un virus che risulta asintomatico nell’80% dei casi e solo in meno dell’1% capace di evolvere nella forma neuroinvasiva. I tecnici della Direzione Prevenzione – informa Coletto – sono al lavoro per definire i particolari del Piano di Disinfestazione Straordinaria. Questa sia adulticida che larvicida, che abbiamo deciso di far scattare, finanziandolo con fondi regionali che si aggireranno tra 400 e 500 mila euro. Siamo a buon punto, e contiamo di averlo a giorni, come previsto, per passare subito all’attuazione”.