Salute, Sileri: “In Italia 3,5 milioni di depressi ma solo un terzo si cura”

"Per realizzare questi obiettivi occorrono adeguate risorse"

“Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un appuntamento annuo che ci ricorda l’urgenza di superare lo stigma e le discriminazioni, di intervenire con misure di prevenzione, di garantire concretamente il diritto alle cure mentali, sia in Italia che a livello globale”. Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri sui social. “Una persona su otto nel mondo convive con un problema di salute mentale; la pandemia ha peggiorato la situazione, facendo crescere del 25% i casi di ansia e depressione. Solo in Italia – spiega – sono circa 3 milioni e mezzo le persone affette da depressione, eppure meno della metà riceve una diagnosi e appena un terzo ottiene cure adeguate. La situazione è preoccupante soprattutto per i più giovani: le statistiche ci raccontano di un aumento dei tentati suicidi o degli atti di autolesionismo tra gli adolescenti, per i quali è necessario individuare percorsi di assistenza mirati”.

“Per realizzare questi obiettivi occorrono adeguate risorse, ma a livello mondiale la spesa per interventi di salute pubblica in ambito mentale è decisamente troppo bassa: solo il 2%, secondo i dati dell’OMS”, aggiunge Sileri. “Lo stanziamento per il bonus psicologo nel nostro Paese è un passo davvero minimo ed è solo l’inizio, ma è una misura che testimonia l’attenzione delle istituzioni verso questi disagi e la volontà di supportare i percorsi di assistenza psicologica per tutti i cittadini, soprattutto favorendo una maggiore conoscenza delle patologie mentali ed un approccio che vada oltre il pregiudizio. Occorrerà fare di più per garantire accesso a trattamenti specialistici e continuativi, nel tempo e sul territorio. E non saranno mai troppe le occasioni per parlare di salute mentale e creare la giusta consapevolezza. È necessario impegnarsi tutti insieme, a livello individuale e collettivo, perché la salute sia sempre una priorità per tutti”, conclude.

LaPresse

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