Salva-Roma, Gasparri: “Commissariare la Raggi, dopo i fondi”

"Il governo su Roma e sulle altre città non ha deciso nulla di concreto. Solo chiacchiere, promesse, liti e confusione. Roma ha bisogno di uno statuto speciale, come tutte le altre capitali occidentali".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – “Il governo su Roma e sulle altre città non ha deciso nulla di concreto. Solo chiacchiere, promesse, liti e confusione. Roma ha bisogno di uno statuto speciale, come tutte le altre capitali occidentali. Non può essere gestita con le regole dell’ultimo consiglio comunale. Per quanto riguarda il debito bisogna poi ricordare le storiche responsabilità delle amministrazioni di sinistra. Quella di Veltroni, e non solo, che hanno contratto debiti con tassi d’interesse elevatissimi, di cui la città paga ancora le conseguenze. È giusto, quindi, dare mezzi e risposte a Roma, ma è altrettanto giusto ascoltare il grido di dolore che da Catania e da molte altre città sale forte”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Gli errori

“Troppi tagli agli enti locali, troppe prestazioni sociali cancellate da politiche miopi. Però è evidente che nessun intervento può essere fatto per Roma se la Raggi non se ne va. Via una banda di incapaci. Lei stessa ha ammesso che la situazione è fuori controllo e Roma è ricoperta di escrementi. Non è riuscita ad aggiustare una scala mobile da mesi e mesi, bloccando la metropolitana in tante zone centrali della città. La Raggi è una vergogna e uno scandalo. I grillini sono la sintesi suprema della inefficienza, della irresponsabilità e della mancanza di trasparenza. Aiutiamo Roma e le altre città con mezzi adeguati ma soprattutto commissariando la Raggi e cacciandola via subito. Questa è la prima urgenza. Il provvedimento salva Roma è la estromissione di una incapace. Una misura ancora più decisiva dei soldi o della rinegoziazione degli interessi. Vedere poi altre incapaci come la Castelli occuparsi di queste cose causa reazioni emetiche”, conclude Gasparri.

LaPresse

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