Salva Roma, pioggia di polemiche, ma Salvini conferma: “Tutti o nessuno”

Fuoco amico sul vicepremier, anche Fdi critica il leghista

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – Fa discutere la posizione del vicepremier Matteo Salvini sul decreto Salva Roma, ma il leader della Lega resta fermo sulle sue posizioni. Domani all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri il decreto crescita che conterrà la norma.

Il no del vicepremier

“O tutti o nessuno – avverte Salvini – non ci sono Comuni di serie A e Comuni di serie B, se in tanti hanno dei problemi aiutiamoli, altrimenti non si sono quelli più belli e quelli più brutti. Aiuteremo i Comuni che hanno bisogno. La Raggi non ha il controllo della città”.

Il botta e risposta

A prestarsi al botta e risposta è il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli. “Voglio rassicurare il Ministro Salvini, non c’è nessun Salva Roma – sostiene – Non c’è sempre bisogno di un nemico, perché in questo caso non c’è un nemico. I Comuni vanno salvati tutti, perché così si salvano i servizi ai cittadini, l’ho detto anche nei giorni scorsi e lo confermo. Anche con quelli capoluogo di Città Metropolitana, nei giorni scorsi, abbiamo avviato un dialogo proficuo”.

Gli attacchi a Salvini

A pensare che il vicepremie abbia problemi con i numeri è il pentastellato Giuliano Pacetti, consigliere M5S di Roma Capitale. “Il ministro dell’Interno è un chiacchierone che non sa quel che dice – attacca – Gli chiariamo che, dopo decenni, i conti di Roma sono finalmente positivi grazie alla sindaca Raggi. Il nostro Salva Italia taglia 2,5 miliardi di interessi alle banche e li restituisce agli italiani. Lo hanno capito tutti. Comunque, prima di parlare, restituisca i 49 milioni che la Lega Nord deve a tutti gli italiani al nord come al sud. Meno felpe, più fatti!”.

Verdi come 5 Stelle

Il coordinatore regionale Angelo Bonelli non le manda a dire e accusa  il ministro di volere  affossare Roma per andare ad elezioni subito. “Non c’è niente che interessi a Salvini della vita dei romani – la stoccata – se non le sue sciocche polemiche con la sindaca Raggi. Salvini smetta di fare la guerra ai romani e quindi anche all’Italia, saranno i romani a mandare a casa la sindaca Raggi, ma Roma non può essere privata di quelle risorse fondamentali per realizzare la manutenzione ordinaria perché e’ proprio su questo punto che la città sta esplodendo.”

Il fuoco amico

Salvini non ne è immune e a scagliarsi contro il vicepremier è deputato di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida. “Il ministro Salvini prenda atto che Roma non è un Comune come un altro ma la Capitale d’Italia – afferma – alla quale servono poteri e risorse straordinarie che ne riconoscano la centralità per lo sviluppo della Nazione. Inutile chiacchierare di problemi, di traffico e di immondizia se poi non si lavora per risolverli. Noi prescindiamo da chi governa e lavoriamo per sostenerla. Su questo – chiosa Lollobrigida – si dimostra la buona fede, anche nello scrollarsi di dosso i residui dell’educazione padana”.

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