ROMA – Matteo Salvini potrebbe incontrare domani Silvio Berlusconi. La possibilità di un incontro tra il leghista e l’ex Cavaliere è stata confermato dallo stesso ministro dell’Interno. Salvini, da Milano, con “penso di sì”, infatti, ha risposto alle domande sulla possibilità di vedere il leader di Forza Italia.
Macron punzecchiato: “Non so se sarà ancora qui a maggio…”
Salvini ha poi voluto dedicare una battuta al presidente francese Macron, che in patria sta vivendo più di qualche difficoltà. “Non so se sarà ancora al suo posto da qui a maggio, perché mi sembra che sia ai minimi storici di popolarità – ha detto. – Più che prendersela con me dovrebbe prendersela con se stesso”, ha detto il vicepremier rispondendo a una tv francese. “Come riformare l’Europa? Lo faranno 500 milioni di persone col voto del prossimo maggio”, ha aggiunto Salvini.
Lega primo partito d’Italia, “ma non vivo a pane e sondaggi”
Salvini ha commentato gli ultimi sondaggi che danno la Lega primo partito. “Non guardo i sondaggi, non vivo a pane e sondaggi”, ha risposto. “Sono contento dell’affetto che gli italiani ci stanno dimostrando, più mi indagano e più mi attaccano e più mi danno forza”.
La manovra finanziaria di fine anno
“Stiamo lavorando giorno e notte, la settimana prossima metteremo i numeri nelle tabelline”, ha spiegato poi il leader leghista interpellato sulla manovra. Il vicepremier ha sottolineato che “prima viene la crescita e poi vengono i vincoli”. La manovra “deve far crescere questo paese, fare andare in pensione chi ne ha diritto, aprire il mondo del lavoro ai ragazzi, ridurre le tasse a milioni di italiani, tagliare la burocrazia. Questo non tutto e subito, ciascuno di questi passaggi dovrà essere nella manovra, rispettando ovviamente quello che altri si aspettano da noi però prima viene la crescita poi vengono i vincoli”.
Migranti da rispedire in Tunisia
Sulla questione migranti, il ministro dell’Interno ha ricordato l’impegno del governo: “Stiamo lavorando sul flusso in arrivo dalla Tunisia. Martedì avrò un incontro a Roma, perché lì non c’è guerra, non c’è carestia e non si capisce perché barchini o barconi devono partire dalla Tunisia e arrivare in Italia”. Alla domanda su quando partiranno i voli charter per i rimpatri, Salvini ha risposto: “Vogliamo cambiare accordi che altri ci hanno lasciato che non sono assolutamente soddisfacenti. I voli charter già partono per la Tunisia settimanalmente, l’importante è che ne partano di più e con più gente a bordo”.