“Sento delle zanzare, delle mosche, andate a trovare Oliverio”: ha reagito così Matteo Salvini alle contestazioni che lo hanno accolto a Catanzaro. “Queste cose – ha continuato il vicepremier – non mi fanno paura nemmeno un po’. No a 50 sfigati dei centri sociali”. Niente bagno di folla, stavolta, per il leader del Carroccio.
Arrivato in Calabria per la campagna elettorale, per chiedere che i cittadini votassero Lega alle Europee, diversi i manifestati che lo hanno invitato ad andare via.
La protesta è stata organizzata da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Anpi e Usb. “Torna a casa tua”, gli hanno gridato.
Il clima politico si sta inasprendo, sta diventando ogni giorno di più caldo. E quelle contrapposizioni che ormai sembravano superate rischiano di tornare in primo piano. “Noi siamo un paese anti-fascista”, urlavano i manifestanti. E la risposta di Salvini è stata immediata: “Anche per questo al governo ci stiamo occupando di educazione e regole”. E poi ha punzecchiato il centrosinistra con il caso Oliverio, il governatore indagato nell’appaltopoli calabra: “Andate a trovarlo”, ha risposto il ministro degli Interni.