MILANO – Matteo Salvini contro tutti: è una vera e propria valanga di parole al vetriolo quella che il leader del Carroccio ha usato durante il comizio elettorale di Sanremo. Spara in tutte le direzioni: contro Luigi Di Maio e il rifiuto dei 5 Stelle al Decreto sicurezza bis, contro l’Europa che diventa uno ‘stato islamico’, contro la magistratura in generale e la procura di Catania in particolare.
Il ‘momento’ della Lega, elezioni europee “tra la vita e la morte”
Pur se favorito dai sondaggi il Carroccio rimane in equilibrio sulla lama di un rasoio. Le alleanze, sempre tese sia con la compagine del centrodestra, che con i ‘colleghi’ di governo del Movimento 5 Stelle, restano in bilico. Le Europee diventano perciò un campo dove testare l’affidabilitĂ degli alleati. “Non saranno elezioni ma un vero e proprio referendum. – ha dichiarato Salvini – Una prova tra la vita e la morte, tra il futuro e il passato. O questa Europa la riprendiamo per i capelli adesso e la ripuliamo e la lasciamo piĂą liberi o, se domenica non andiamo a votare, ai nostri figli lasceremo uno stato islamico fondato sulla precarietĂ e la paura”.
Parole dure contro i pentastellati: “All’Italia non servono i bastian contrario”
Al ministro dell’Interno non è piaciuta la resistenza del M5S sul famigerato ‘decreto sicurezza bis’. “Non è accettabile tra colleghi di governo dire ‘no, non mi piace’. – queste le parole di Salvini – Anche qualcuno dei 5 Stelle ha detto ‘non serve, non è urgente’. Secondo me è invece importante riportare ordine e sicurezza in questo paese. L’Italia ha bisogno di cose da fare, non da bloccare. I bastian contrario e i ‘signori No’ all’Italia non servono”.
Attacco alla magistratura, Salvini: “Non fatemi perdere tempo, che ca*zo”
Ma le parole piĂą dure sono state riservate dal leader leghista al suo ‘nemico di sempre’, la magistratura. “Sull’immigrazione abbiamo dimostrato che facciamo da soli. Mi è costato un tentato processo, respinto – sono le parole del ministro dell’Interno – Ora stanno provando con un altro processo al Tribunale dei ministri di Catania. Se volete processarmi fatelo pure. Ma non fatemi perdere tempo. Indagare un ministro perchĂ© blocca uno sbarco per 4 giorni, ma che ca*zo”.