BERGAMO – Matteo Salvini raddrizza la barra del governo giallo-verde e lo fa da Bergamo, dove partecipa alla Festa della Lega. Il leader del Carroccio ha voluto evitare contraccolpi dopo le dichiarazioni di Giorgetti che aveva messo in dubbio il futuro della Lega, inoltre ha voluto tranquillizzare gli imprenditori italiani, e in particolare quelli del Nord, sul rischio di sforamento del 3%.
Sforamento del 3% e migranti
Salvini prova ad evitare di alimentare polemiche in merito ai futuri passi in avanti che deciderà di compiere il governo in termini economici. Le parole di Luigi Di Maio sul possibile sforamento del 3% hanno irrigidito Unione Europea e imprenditori e così Salvini ‘smorza’ i malumori: “Il vincolo del 3% sarà sfiorato, non superato. Concessioni? Le rivedremo tutte”. Quindi torna sulla questione Diciotti e sulla denuncia per sequestro di persona da parte della Procura di Agrigento: “Se arriverà un’altra nave in un porto italiano, farò esattamente quello che ho fatto quest’estate. Nè più nè meno”.
“Il nome Lega non si tocca”
Salvini ha voluto subito mettere in chiaro che il futuro della Lega non è in discussione: “La Lega c’è e ci sarà”, al di là dell’eventuale condanna del Tribunale, “perché la Lega è il popolo e il popolo non lo ferma nessuno”. E poi, dopo una frecciata al Pd (“preferisco avere cervello pieno e tasche vuote e non tasche piene e cervello vuoto”), Salvini spiega: “Non facciamo politica in base ai soldi e alle sentenza. Abbiamo un programma di governo e intendiamo rispettarlo”.