ROMA – La Lega non cambia simbolo e scende in piazza. Nella stagione del suo massimo consenso, Matteo Salvini nella riunione milanese del consiglio federale lancia un paio di messaggi ‘old style’. Un segnale di continuità con il passato.
Nessun cambio di simbolo
Salvini smentisce le ricostruzioni relative a una prossima rottamazione della vecchia Lega. Il movimento terrà il simbolo di Alberto da Giussano e si presenterà alle prossime elezioni europee con il contrassegno elettorale usato alle scorse politiche. Ovvero la sagoma del guerriero dentro un cerchio bianco e blu sotto la scritta ‘Lega’ (senza nord) e sopra ‘Salvini premier’.
La nazionalizzazione del partito esiste
Il partito nazionale, però, “esiste ed è una scelta politica” e c’è soddisfazione per il livello di radicamento nel Meridione. “Non ci sono e non ci saranno congressi. Non cambiamo simboli. L’Alberto da Giussano c’è, la Lega si chiama Lega”, scandisce il segretario al termine della riunione del consiglio federale a Milano.
Congressi regionali rinviati a dopo le Europee
I congressi regionali sarebbero stati rinviati a giugno, dopo le europee di maggio. E gli attuali segretari – il cui mandato è scaduto – dovrebbero essere prorogati come reggenti fino ad allora. Ogni decisione sul futuro delle due formazioni politiche di cui Salvini è segretario (‘Lega nord’ e ‘Lega per Salvini premier’) è rinviata a quando sarà nota la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dalla Lega contro il sequestro dei fondi del partito.
“Prima gli italiani”
“Siamo il partito di riferimento di tutti i movimenti identitari e sovranisti europei. È un momento storico molto bello per l’Italia e per la Lega”. Poi l’annuncio della manifestazione. “Abbiamo fissato per l’Immacolata, sabato 8 dicembre, un appuntamento a Roma, in piazza del Popolo, con tutti gli italiani che ci sostengono e che vorranno esserci vicini in questa bella avventura di liberazione, di coraggio, di onestà, di crescita, di futuro”, annuncia poi, spiegando che lo slogan dell’evento sarà “Prima gli italiani”.
L’elogio a Di Maio dopo il ‘caso Draghi’
Salvini nella sua relazione si sofferma naturalmente sull’esperienza di governo, invita tutti a non mollare ed elogia il canale di dialogo che si è creato con Luigi Di Maio. Tra i due si erano create frizioni dopo lo sfogo del leader pentastellato contro il numero uno della Bce Mario Draghi, reo di aver sollevato dubbi sulla manovra. “Mi meraviglia che in un momento tanto delicato sia proprio un italiano ad avvelenare il clima”, aveva detto il ministro del Lavoro. Tensioni rientrate, stando a quando dice Salvini.
In piazza per l’Immacolata
La manifestazione dell’8 dicembre non sarà una marcia contro qualcuno, spiega Salvini ai suoi. Ma un corteo “in difesa dei confini nazionali reali”, in riferimento al tema dell’immigrazione e della disputa con la Francia. Ma anche “virtuali”, e qui il riferimento è alla “difesa della legge di Bilancio” dalle critiche e quelle che vengono considerate ingerenze dell’Ue.
Un evento calendarizzato non a caso all’inizio di dicembre, in coincidenza con i sei mesi di governo. E quando dovrebbe essere nota la decisione del Tribunale dei ministri sul ruolo di Salvini nel caso Diciotti.