MILANO (Alfredo Stella) – Terminate le elezioni gli addetti ai lavori si ‘divertono’ a formulare svariate ipotesi di un futuro governo. Dalle urne l’Italia esce ancora una volta spaccata in due con il M5S che ha fatto incetta di preferenza al sud e la coalizione di Centrodestra al nord. La diatriba trova linfa tra la cenere dei risultati elettorali col M5S primo partito e Centrodestra prima coalizione. E proprio da quest’ultimi nascono i maggiori quesiti. Silvio Berlusconi pare abbia metabolizzato quanto certificato dalle urne, ovvero che a lui non spetta più la leadership del centrodestra italiano conquistata a suon di voti dalla Lega Nord. Intanto Matteo Salvini tiene a precisare che non ci saranno pastrocchi e gruppi parlamentari unici: “Leggo tante fantasie sui giornali – ha dichiarato – adesso ci prepariamo come Lega: la coalizione è quella conservatrice e poi ascolteremo tutti”. E sull’ipotesi di apparentamenti aggiunge che non ci saranno gruppi parlamentari unici del centrodestra. Insomma un’ipotesi subito scalzata dal leader del Carroccio.