ROMA – Matteo Salvini leader indiscusso del centrodestra non staccherà, per ora, la spina al governo gialloverde. Inutili gli appelli dei berlusconiani al ‘ravvedimento’. L’onda favorevole al centrodestra e le vittorie alle Regionali, ultima in Basilicata, non si tramuterà in un governo nazionale, non ora. Anche i leader europei riscoprono il vicepremier.
Smanie forziste
Scalpitano i berlusconiani. La vittoria alle Regionali in Basilicata è l’ennesima dimostrazione che il centrodestra unito vince e che i tempi sono maturi per un governo nazionale Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia. Questa la convinzione del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che pressa Salvini.
Salvini stacchi la spina
Lo dice a chiare lettere il vicepresidente di Fi. “La Lega – dice – non può non sapere che, continuando così, diventa corresponsabile dell’operato di un governo che non sta facendo il bene dell’Italia. Non si puo’ dividere il governo in buoni e cattivi. Se la Lega non stacca la spina, significa che l’accordo con il M5s è solo di potere”.
Il no del vicepremier
Salvini fa orecchie da mercante, perché sancire la fine del governo pentaleghista in cui la fa da padrone? Il voto lucano non influirà sul governo. “A livello nazionale – ribadisce il ministro dell’Interno – non cambia niente, non è cambiato dopo l’Abruzzo, non è cambiato dopo la Sardegna, quindi non cambia dopo la Basilicata”.
Le Pen e Orban
I successi di Salvini esaltano i leader europei, la francese Marine Le Pen e il primo ministro ungherese Viktor Mihály Orban. Uniti per la sfida delle Europee di maggio. “L’unione fa la forza – spiega Le Pen – E’ sempre stato cosi’. Questo asse esiste e rappresenta, insieme al Fpo austriaco e al Pvv di Wilders, il pilastro di quella che noi chiamiamo l’Alleanza europea delle nazioni. Ciò che fino a pochi mesi fa era impensabile è diventato possibile. Il peso dei nostri rispettivi partiti ci da fiducia sulle nostre intenzioni di cambiamento e sulla capacità di realizzarlo”.
