Pressing su Matteo Salvini. Gli ultimi sondaggi sono poco rassicuranti per la Lega che, dopo gli scandali che hanno coinvolto prima Armando Siri (ormai ex sottosegretario) e poi Attilio Fontana, governatore della Lombardia, è in calo. I leghisti, iniziano a mostrarsi insofferenti ai continui attacchi dei pentastellati e invitano ‘il capitano’ a tornare ad un’ alleanza più congeniale, quella con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.
Il calo nei sondaggi
E’ la prima volta, da circa un anno, che la Lega perde punti percentuali nei sondaggi. Pur rimanendo il primo partito, segna una perdita di 1,6 punti, scendendo al 31,6%. Per contro il Movimento 5 Stelle recupera qualche decimale e si attesta al 22,3% mantenendosi al di sopra del Partito Democratico dato al 21,4%.
Gli effetti collaterali dell’alleanza gialloverde
La campagna elettorale per le elezioni Europee ha portato ad un inasprimento dei toni e allo scontro costante tra i vicepremier Luigi Di Maio e Salvini, al momento in favore del primo che, sulle vicende giudiziarie, che hanno colpito la Lega, ha dettato la linea e Siri non è più sottosegretario.
L’avvertimento a Salvini
Il quartier generale della Lega è insorto, nell’ufficio del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, la richiesta avanzata a Salvini è stata chiara: “Stacca la spina, i grillini puntano a massacrarci”. Come dargli torto, sulle inchieste giudiziarie il M5S è andato a muso duro.
La proposta
Salvini è a un bivio, dopo le Europee sarà chiamato a decidere del futuro del governo gialloverde. Restare con i 5 Stelle nonostante tutto o rivalutare l’alleanza di centrodestra con tanto di ritorno in grande stile del cavaliere. Certo è che il vicepremier non può correre il rischio di sacrificare la Lega sull’altare del grillismo anche in prospettiva di inchieste future che potrebbero coinvolgere il carroccio.