ROMA – Il vicepremier Matteo Salvini punta diritto alle europee. Se c’è una possibilità di cambiare l’Unione è proprio quella delle prossime elezioni di maggio, e il leghista sa che un’occasione così non si può sprecare se si vuole garantire una vita più facile al governo giallo-verde, ma soprattutto se vuole confermarsi primo leader nel panorama politico nazionale.
In primavera la rinascita dell’Ue
Per Salvini bisogna cambiare gli equilibri in Europa arginando le forze politiche che fino a questo momento l’hanno fatta da padrone. “Tra cinque mesi c’è la partita delle partite – ha ricordato Salvini – una di quelle battaglie che capitano ogni cento anni. Abbiamo la possibilità di salvare il futuro dei nostri figli ridando senso e dignità originaria all’Europa, che l’ha perso, che è stata ingabbiata da burocrazie, da lobby, da potentati che rispondono agli interessi della finanza, delle elite, delle multinazionali, non ai cinquecento milioni di cittadini europei – ha concluso – Stiamo facendo la rivoluzione pacifica ma decisa e concreta in Italia e il 26 maggio si può portare la rivoluzione del cambiamento, del sorriso, dei cittadini in tutta Europa”.
Gli ‘alleati’
Lo stesso desiderio di affermazione oltralpe anima il Movimento 5 Stelle che prima di iniziare la vera e propria campagna elettorale deve rivedere la propria strategia politica e recuperare terreno in fatto di consenso. Il rientro di Alessandro Di Battista dal viaggio in Guatemala può servire alla causa.
Si riparte dalle promesse
Il vicepremier Luigi Di Maio può contare sull’aiuto dell’amico ‘Dibba’. I due hanno scelto di ripartire insieme l’ultimo dell’anno con una promessa: “Il 2019 sarà l’anno in cui vi regaleremo una bella legge che taglia gli stipendi a tutti i parlamentari”. Una promessa per tornare sulla cresta dell’onda, tornare ad essere il primo partito del Paese, e arrestare l’ascesa della Lega e giocarsi la partita delle europee ad armi pari.
