Salvini: subito gli inceneritori. Di Maio: non c’entra una ceppa

Scontro a distanza fra i vicepremier Salvini e Di Maio sulla questione degli inceneritori. Il ministro dell'Interno li invoca, il "collega" del Lavoro frena

Foto Stefano Cavicchi/LaPresse 15/11/2018 Napoli / Ita PoliticaLa visita di Matteo Salvini a Napoli Nella foto: il Min Salvini in piazza del Plebiscito davanti alla prefettura di Napoli

ROMA – Sulla questione rifiuti si consuma lo strappo fra i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Ad accendere lo scontro a distanza è una dichiarazione del ministro dell’Interno, a Napoli per la riunione del Comitato per l’ordine pubblico. “Non vorrei che Napoli e la Campania avessero un’emergenza sanitaria. Quindi i rifiuti o spariscono, o evaporano, o li mangiamo, o li valorizziamo, o li mettiamo in discarica o li inceneriamo. Quando Acerra si ferma per la manutenzione a gennaio io voglio che ci sia una soluzione per i napoletani e per i campani. Io sono per costruire e non per i ‘no’ perché con i ‘no’ non si va da nessuna parte. E i rifiuti cosa facciamo, li facciamo gestire dalla camorra?”.

Gli impianti “non sono nel contratto di Governo”

La replica di Di Maio è arrivata sui social: “Quando si viene in Campania e si parla di terra dei fuochi si dovrebbero tener presenti la storia e le difficoltà di questo popolo. La terra dei fuochi è un disastro legato ai rifiuti industriali (provenienti da tutta Italia) non a quelli domestici. Quindi gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di Governo”. Il vicepremier di Pomigliano ha poi scritto di “lotta alla contraffazione, contrasto alle organizzazioni criminali, video-sorveglianza del territorio, bonifiche ed economia circolare. Tutte cose che sono nel contratto e che stiamo affrontando con il Ministero dell’Ambiente di questo Governo” .

Carfagna (Fi): difendere l’esistente favorisce la camorra

Si schiera con Salvini Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia: “Ha ragione Matteo Salvini quando dice che in Campania la gestione dei rifiuti è da emergenza annunciata e che bisogna realizzare infrastrutture e termovalorizzatori, non difendere l’esistente che interessa, guarda caso, le organizzazioni criminali”.

I 5 Stelle: sono  i clan a volere gli inceneritori

“Il Movimento 5 Stelle come da ‘Contratto di Governo’ punta su legalità, raccolta differenziata porta a porta, impianti di riciclo e recupero materia. E’ la Camorra come ricordano le inchiesta a puntare alla costruzione d’inceneritori”. Lo dichiara Iolanda Di Stasio , parlamentare campana del Movimento 5 Stelle della Commissione Giustizia.

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