Tregua tra i Reale–Rinaldi e i D’Amico–Mazzarella nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Lo rilevano le sentinelle delle forze dell’ordine. Dopo l’omicidio di Carmine Notturno i nervi sono a fior di pelle e può succedere di tutto. Ma le ipotesi possibili sono due – riflette un investigatore esperto – uno scontro frontale, o la pace.
Ecco l’armistizio per evitare di farsi la guerra nelle palazzine popolari. I risvolti di una faida sarebbero imprevedibili. Dunque serve trovare una via di uscita. Gli inquirenti sanno una cosa: se da dieci giorni non accade nulla, vuol dire che è stata raggiunta l’intesa. Ma potrebbe essere una pace-trappola, per tendere una nuova imboscata. Non sarebbe la prima volta. Le forze dell’ordine in queste ore raccolgono informazioni in via confidenziale.
Gli investigatori sanno anche che le due paranze hanno le roccaforti a poche centinaia di metri: i Reale-Rinaldi al rione Pazzigno e i D’Amico-Mazzarella al rione Villa. Per questo negli ultimi giorni era calato il coprifuoco nelle palazzine di edilizia popolare. Troppo alto il rischio di diventare un obiettivo mobile.
Stando alla mappa tracciata dalle forze dell’ordine, i Reale-Rinaldi hanno bisogno di tempo per riorganizzarsi: le inchieste e decine di arresti hanno smantellato i ‘quadri’. Di recente sono stati scarcerati Carmine Reale, detto il Cinese e il fratello Salvatore Reale, detto Bibì (ha ottenuto i domiciliari, entrambi difesi dall’avvocato Guglielmo Ventrone).
Sul fronte opposto i D’Amico contano sul pieno sostegno dei Mazzarella e dei loro gruppi di fuoco. I Mazzarella hanno già spostato i propri uomini dal centro storico al quartiere di San Giovanni a Teduccio.