Sanità, Bellucci (FdI): fermare violenza su chi opera per la nostra salute

“La ricorrenza che si celebra oggi, in memoria di Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa da un paziente nel settembre 2013, deve essere un ulteriore monito ad agire per evitare che aumentino i casi di violenza contro il personale sanitario".

Roma, 13 set. (LaPresse) – “La ricorrenza che si celebra oggi, in memoria di Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa da un paziente nel settembre 2013, deve essere un ulteriore monito ad agire per evitare che aumentino i casi di violenza contro il personale sanitario. Un fenomeno che negli ultimi anni sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. Così Maria Teresa Bellucci, capogruppo di FdI in Commissione Affari Sociali alla Camera, in occasione della “Giornata contro la violenza verso gli operatori sanitari” organizzata a Bari dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO) insieme all’Ordine dei Medici della provincia. “Infatti, i dati diffusi dall’Inps e dal Ministero della Salute certificano che circa un terzo delle persone vittime di violenza sui luoghi di lavoro la subiscono nei contesti della sanità. Di questo, un’alta percentuale, riguarda le donne. Purtroppo, le lunghe attese per le visite, le carenze del personale medico e infermieristico, il sovraffollamento dei Pronto Soccorso e nei 118, sono tra le cause che generano aggressività verbale. Troppo spesso sfociata anche in aggressività fisica, come ci hanno dimostrato recenti fatti di cronaca.

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“A fronte di questa situazione di vera emergenza ho già presentato una mozione al Parlamento. Inoltre una risoluzione in commissione Affari Sociali e in commissione Lavoro per chiedere al governo un intervento immediato. Perché c’è la necessità di garantire maggiore sicurezza. Inoltre modelli organizzativi più efficaci e formare gli operatori della sanità pubblica per la difesa della propria incolumità fisica e psicologica. Come Fratelli d’Italia – conclude – porteremo avanti la nostra battaglia per avere presto una legge. Con lo scopo che consenta di arginare questa escalation di inaudita violenza. Non possiamo più permettere che si verifichino altri episodi che mettano a rischio la vita di chi lavora per tutelare la nostra salute”.

 

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