NAPOLI – La gestione della sanità campana finisce all’attenzione della Corte dei Conti. E’ già successo in passato, potrebbe accadere ancora se i procuratori dovessero individuare profili di irregolarità nell’ambito di accertamenti che sono in corso nelle ultime settimane. Le indagini della Procura contabile si stanno concentrando, in particolare, sulle modalità con le quali le Asl della Campania hanno cercato di porre fine al disastro delle liste d’attesa. Un problema atavico per i cittadini, che inevitabilmente da anni prenotano visite e poi devono aspettare settimane, quando non mesi, per accedere alle prestazioni richieste. Una situazione insostenibile, da risolvere. Ma con gli strumenti giusti, senza sprecare altro denaro pubblico. E su quest’ultimo aspetto, la Corte dei Conti vuole vederci chiaro. Più di un direttore generale delle Asl campane, non quelli attualmente in carica bensì coloro che lo erano fino a poche settimane fa prima delle nuove nomine da parte del governatore Vincenzo De Luca, è stato chiamato a rispondere alle domande e fornire chiarimenti sulle risorse spese per snellire le liste d’attesa. L’ipotesi è quella di danno erariale, ma chiaramente è tutta da verificare e non è detto che le scelte fatte dalla Regione e dalle Aziende sanitarie si rivelino effettivamente non adeguate nell’utilizzo delle risorse disponibili. Sarà necessario chiarire, nel corso dell’indagine, la presunta erogazione di incentivi messi a disposizione per premiare l’operato dei medici capaci di portare avanti un lavoro tale da rendere meno lunga l’attesa di una visita per i pazienti. Straordinari illegittimi o un semplice e corretto premio a chi si è impegnato di più in prima linea? Questo proverà a chiarire la Corte dei Conti, continuando le audizioni necessarie a reperire tutte le informazioni utili a fare chiarezza. La sezione regionale mantiene altissima l’attenzione sull’operato delle Asl. A maggio è arrivata una pesante bocciatura per i bilanci della Napoli 1 Centro: “Persistono le irregolarità, già osservate negli anni precedenti, relative sia alla sistemazione delle voci di credito riferite ai “doppi pagamenti” effettuati nel tempo dall’Azienda, sia al completamento dell’attività di circolarizzazione dei debiti e dei crediti. Per quanto attiene al fenomeno dei cosiddetti “doppi pagamenti” e alle criticità connesse al loro recupero, la Sezione sottolinea che la relativa partita contabile presenta un saldo da recuperare sempre crescente. Elementi critici sono emersi in relazione all’elevato contenzioso con le strutture private accreditate, all’incremento di spesa per consulenze e collaborazioni in ambito sanitario, nonché al frequente ricorso all’istituto delle proroghe contrattuali”. Un problema, quello del contenzioso, rilevato anche per l’Asl Napoli 3 Sud, che però ha una situazione economica meno drammatica. Nuove verifiche in corso, nulla viene lasciato al caso. La svolta nei servizi non c’è stata, si spera in un cambio di passo almeno nella gestione economica e nella trasparenza.
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