ROMA (Alessandra Lemme – LaPresse) – Sanità, Giulia Grillo vs Zingaretti. “E’ inadempiente”. Lui: “Persecuzione politica”. “Dalla ministra Grillo solo falsità prive di fondamento”. L’attacco alla titolare del Ministero della Salute arriva da Nicola Zingaretti, al termine di una giornata in cui le tensioni tra governo e Pisana girano tutte attorno al tema del commissariamento del Lazio.
In mattinata la ministra si presenta, con alcuni giornalisti, al Policlinico Umberto I di Roma, per una visita a sorpresa al termine della quale denuncia gravi carenze nell’ospedale: “Nel momento in cui si vuole fare il commissario e poi non si viene c’è una mancanza importante”, afferma per poi aggiungere che non ci sono le condizioni per la fine del commissariamento.
Sanità, le dichiarazioni dei protagonisti
La ministra tocca il nervo scoperto della norma, inserita dal governo nel dl fiscale, che decreta l’incompatibilità del doppio ruolo governatore-commissario. Contro il provvedimento la Regione ha annunciato ricorso in Corte Costituzionale e, per rispondere alla ministra, Zingaretti convoca un’apposita conferenza stampa: “In realtà, l’esito dei tavoli ministeriali, anche di quelli fatti con il governo Conte, ha fatto emergere che il Lazio ha raggiunto in pieno i presupposti per uscire dal commissariamento – sostiene il presidente della Regione -. Inoltre, la riduzione di disavanzo e l’aumento del punteggio Lea (livelli essenziali di assistenza) ci hanno permesso di portare in linea il tasso di mortalità della Regione con i livelli nazionali”.
Poi l’affondo: “Rimettere in discussione, per motivi politici, il lavoro fatto in molti anni, sarebbe una persecuzione politica. Ma non si affermi che non ci sono i presupposti perché il Lazio esca dal commissariamento. Lo dico per tutte le persone della sanità del Lazio che in questi anni hanno lavorato da eroi per raggiungere i risultati attuali”.
Dopo le critiche l’annuncio: “Proporremo un patto alle Regioni partendo da un giudizio critico sui tassi di finanziamento, per chiedere sulla sanità una ‘Quota 10′”.
“Vogliamo proporre per il prossimo triennio un aumento del fondo sanitario nazionale di 10 miliardi, con 100 mila assunzioni nella sanità nello stesso periodo – aggiunge -. Solo così si potrà garantire e difendere il diritto alla salute dei cittadini”.