REGGIO CALABRIA – Il Consiglio dei ministri è convocato per le 13 presso la Prefettura, ufficio territoriale del governo di Reggio Calabria. Il ministro della Salute Giulia Grillo ha promesso importanti novità per rivoluzionare un sistema preso a schiaffi dallo scandalo che ha colpito la Regione. Sarà approvato il ‘decreto Calabria’ con superpoteri ai commissari nominati dal governo nazionale. “La sanità della Calabria è un’emergenza nazionale – ha detto due giorni fa il ministro Grillo annunciando il vertice in trasferta – e dobbiamo cambiare la situazione. Faremo un Consiglio dei ministri e vogliamo essere vicini a voi calabresi, per questo saremo nella vostra terra per approvare il decreto Calabria. Continua la nostra battaglia per una sanità trasparente, onesta, efficiente e dalla parte del paziente. Grazie a medici, infermieri e operatori sanitari che ogni giorno contro ogni difficoltà dimostrano di essere l’esempio dell’Italia migliore”.
Il decreto Calabria
La sanità della Calabria sarà tolta dal controllo della Regione. “Daremo dei superpoteri ai commissari da me indicati. Potranno nominare i vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere e non potrà più farlo il governatore come previsto dalla legge fino ad ora dalla legge sui commissariamenti. Inoltre imponiamo che tutti gli acquisti vengano fatti attraverso la Consip o altre Regioni che abbiano centrali uniche per gli acquisti”, ha spiegato la Grillo.
Il commissario in Campania
Nel Consiglio dei ministri dovrebbe anche essere sciolto il nodo del nome del nuovo commissario della Sanità campana. Il ministro ha voluto infatti che nel decreto Genova fosse inserita l’incompatibilità tra il ruolo di presidente della Regione e quello di commissario alla Sanità della regione stessa. La norma è chiaramente rivolta al governatore Vincenzo De Luca. Il presidente della Campania vorrebbe uscire dal commissariamento ma il governo nazionale non ne ha nessuna intenzione. Tra i papabili ci sarebbero Fulvio Moirano, già supermanager in Sardegna e nelle grazie della Lega, Enrico Desideri, ex direttore generale dell’Asl Toscana e infine Mario Balzanelli.