NAPOLI. “Le tariffe per la specialistica ambulatoriale? Assolutamente non consone rispetto ai costi di produzione. L’intera istruttoria eseguita dal Ministero della Salute andrebbe rifatta come, tra l’altro, più volte ribadito ai vari tavoli ed alle tante riunioni (regionali e nazionali) che si sono fin qui succeduti”. A sostenerlo, in una nota, è Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria, a livello nazionale, dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN.
“Prima di ogni altra cosa – prosegue Lamberti – riteniamo necessario che il governo chiarisca perché sia dalla Finanziaria che dal decreto Milleproroghe sia sparita, senza alcuna giustificazione (né tecnica, né politica), la possibilità, per le regioni, di poter utilizzare la quota indivisa (0,7 per cento dell’importo complessivo) del fondo sanitario nazionale per l’acquisto di prestazioni sanitarie dai privati accreditati per l’abbattimento delle liste di attesa”.
“Allo stesso tempo – prosegue il rappresentante dei laboratoristi – la Regione Campania dovrebbe recitare il mea culpa per essersi resa responsabile del caos organizzativo derivato dall’adozione, drammaticamente tardiva, della delibera dei tetti di spesa relativi al 2024 ed il 2025. Il che ha comportato la forte penalizzazione dell’assistenza sanitaria”. “Più volte – accusa Lamberti – avevamo segnalato tale criticità all’ente di via Santa Lucia, chiedendo ripetutamente la possibilità di un incontro preventivo che mai ci è stato concesso, neanche ad un mese di distanza dall’adozione di quella delibera”. “Tutti, Stato centrale e Regione, dovrebbero prenderne atto e adottare le azioni conseguenti per porre rimedio a questa stortura” conclude Lamberti.