NAPOLI – Al rione Sanità di Napoli la tensione resta altissima a causa della presenza di baby gang legate alla cosca dei Sequino-Savarese. I gruppi giovanili, spesso composti da adolescenti, hanno ingaggiato una faida con le bande del quartiere Mercato, una guerra che ha già provocato due vittime. Lo scorso anno, infatti, persero la vita due giovani: il 15enne Emanuele Tufano e il 20enne Emanuele Durante. Il ragazzo minorenne morì nell’ottobre del 2024 in corso Umberto, raggiunto da un proiettile alla schiena.
Secondo le ricostruzioni, il colpo potrebbe essere stato sparato per errore da uno dei membri del suo stesso gruppo. Tufano era nipote di Silvestro Pellecchia, figura di spicco dei Sequino-Savarese, e il suo coinvolgimento mostra quanto le dinamiche di clan possano intrecciarsi con la vita dei giovani del quartiere. Poche settimane dopo, in un episodio che sembra legato alla logica della vendetta, fu ucciso Emanuele Durante, parente di Annalisa Durante, la 14enne morta durante un conflitto a fuoco a Forcella nel 2007. La sua morte rappresenta una tragica rappresaglia e conferma la spirale di violenza che caratterizza i rapporti tra i gruppi criminali dei due quartieri.
Nonostante le due tragedie, le tensioni tra il rione Sanità e il Mercato non si sono placate. Le baby gang continuano a operare, alimentando una situazione di insicurezza per i residenti e aumentando il rischio di nuovi scontri. L’area resta sotto osservazione da parte delle forze dell’ordine, che cercano di prevenire ulteriori episodi di violenza. La vicenda mette in luce come la criminalità organizzata e le gang giovanili possano intrecciarsi in modo drammatico, coinvolgendo adolescenti e giovani adulti in conflitti armati. I residenti denunciano paura e disagio, mentre le istituzioni cercano soluzioni per fermare la spirale di vendette e rappresaglie.
