SANREMO – Dalle polemiche per la politica a quelle sui compensi di conduttori e ospiti: è tesa l’aria che si respira nel teatro Ariston a poche settimane dall’inizio della 69esima edizione del Festival di Sanremo. E non soltanto per la questione sicurezza. Mentre l’organizzazione del Festival continua i preparativi per la kermesse musicale, coadiuvati dagli uomini delle forze dell’ordine, continuano a fioccare le polemiche.
Salvini ‘teme’ per la sorte del Festival: “Che non diventi quello dell’Unità”
“Spero che quello di Sanremo continui a essere il festival della canzone italiana e non la festa dell’Unità”: duro l’attacco del ministro dell’Interno Matteo Salvini. A cui non sono piaciute le dichiarazioni di Claudio Baglioni. Dice di non essersi offeso per le accuse sul caso Sea watch. “La mattina dopo ho fatto la doccia ascoltando Strada Facendo” ha dichiarato. I fatti sembrano però mostrare una certa irritazione del ‘capitano’. Che infatti non presenzierà all’Ariston.
Festival al risparmio: aumentano i profitti ma calano le spese. Ma non quelle degli ospiti
La indiscrezioni sul festival parlano di una corsa al risparmio ‘schizofrenica’, che non guarda ai compensi di presentatori e ospiti. Secondo le stime di Rai Pubblicità i ricavi del festival si aggirano intorno ai 25 milioni di euro. Un incremento netto del 5% rispetto alla precedente edizione. Le spese ammonterebbero a 12 milioni, per quanto riguarda i costi fissi, più i cinque per la convenzione con la città ligure. Compressione della spesa quindi, ma non sui compensi. Ammonterebbe a 800mila euro il cachet di Claudio Baglioni, con un aumento di 200mila euro rispetto al 2018. Contratto da 400mila euro per Claudio Bisio, come Michelle Hunziker l’anno precedente. Soltanto 300mila euro per Virginia Raffaele così come anche l’attore Pierfrancesco Favino. Più bassi i compensi per gli ospiti,che si aggirano dai 20mila ai 50mila euro. Non male per poche serate di lavoro.
