E’ l’1.45 di notte quando ecco il colpo di scena clamoroso: Bugo abbandona il palco durante l’esibizione con Morgan, che sorpreso interrompe la canzone e prova a ‘inseguirlo’. Arriva di corsa Fiorello che chiede “cosa è successo?” e Morgan gli risponde “non so, Bugo se n’è andato”. “E’ un Festival incredibile, facciamolo finire stasera”, suggerisce Fiorello per sdrammatizzare. “Io sai che farei, eleggerei il vincitore questa sera e domani non veniamo, chi se ne frega della pubblicità, avete il canone, vi basta quello”. E poi chiosa: “Uno in meno, dai”. Poi rivolto ad Amadeus: “Colpa tua, sei tu che li hai messi insieme”. La gara va avanti tra la perplessità generale, mentre emerge che Bugo si sarebbe offeso per un verso cambiato da Morgan e rivolto a lui: “Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine e la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa” e “Ringrazia il cielo sei su questo palco, questo di certo sono stato io”. Poco dopo Amadeus ufficializza la squalifica: “Mi spiace ma è defezione, da regolamento li devo squalificare”.
Pensare che prima di ciò il clou era stato l’abbraccio tra Fiorello e Tiziano Ferro sul palco dell’Ariston, dopo la piccola polemica legata alla frase del cantante “hashtag #Fiorellostattezitto”, con tanto di bacio sulle labbra sfiorato in diretta. I due intonano ‘Finalmente tu’ a dimostrare che è tutto superato e pace (se mai c’era stata guerra) è fatta. Passaggio toccante invece quello in cui Fiorello imita Mike Bongiorno, ricordandolo e facendogli tributare un lungo applauso dall’Ariston, prima di introdurre con Amadeus Tony Renis. Il grande produttore ‘bacchetta’ Fiorello per la mancanza di ‘Quando quando quando’ nella serata delle cover, e la fa cantare a lui. Lacrime di commozione anche per il saluto a Vincenzo Mollica, al suo ultimo festival prima della pensione. Allo storico giornalista Rai viene fatto presentare Ghali, che entra in scena in maniera spettacolare: manda avanti uno stuntman con le sue sembianze che rotola dalla scala, creando un vero attimo di apprensione prima che si capisca che è recita. L’artista canta un medley di alcuni suoi brani e poi un inedito. Tanta energia anche con Gianna Nannini e Coez: la rocker conquista l’Ariston e una standing ovation.
La serata parte con le Nuove Proposte: semifinali e finale, vittoria di Leo Gassmann che sconfigge Fasma e poi Tecla. La sala stampa dell’Ariston assegna invece il premio della critica Mia Martini agli Eugenio in Via Di Gioia. L’ingresso di Fiorello vestito da ‘coniglio’ del ‘cantante mascherato’ tiene in apprensione qualche minuto in più i finalisti, che devono attendere mentre lo showman canta ‘Montagne Verdi’ sulle note di ‘Generale’.
Comincia la gara dei big, nella quarta serata in competizione tutti insieme, e a rompere il ghiaccio è Paolo Jannacci. Arriva Tiziano Ferro e canta un medley di suoi grandi successi: dopo le lamentele e la piccola polemica sugli orari, questa volta è in scaletta alle dieci. E’ la volta di Antonella Clerici, che entra in scena con un librone con le ‘istruzioni per avere grandi ascolti a Sanremo’, prendendo in giro Amadeus su lunghezza della trasmissione, regolamento di votazione e polemiche che lo hanno riguardato.
Quando la gara in pratica non è ancora cominciata (ha cantato solo Jannacci) è la volta della vera grande ospite internazionale di questa 70esima edizione, Dua Lipa: la cantante britannica riempie il palco dell’Ariston e gli occhi degli spettatori con una performance spettacolare, circondata da un corpo di ballo che l’accompagna. Una sola canzone, forse poco per chi attendeva l’artista. Si accelera con Rancore e Giordana Angi, poi Gabbani. La gara decolla e sul palco arriva anche Francesca Sofia Novello: Amadeus traccia una riga a terra con lo spray e le dice scherzando: “Questa è la linea del passo indietro, non indietreggiare mai rispetto a questa linea”. Nuova performance provocatoria di Achille Lauro, che porta in scena (con alcuni fischi in sala) la marchesa Luisa Casati Stampa, musa ispiratrice dei più grandi artisti futuristi. A fine serata arriva la classifica della sala stampa: i giornalisti premiano Diodato, poi Francesco Gabbani e Pinguini Tattici Nucleari. Ai piedi del podio Vibrazioni, Piero Pelù, Tosca, Rancore, Elodie, Achille Lauro, decima Irene Grandi. All’undicesimo Anastasio, Raphael Gualazzi a metà classifica. E poi Paolo Jannacci, Rita Pavone, Levante, Marco Masini, Junior Cally, Elettra Lamborghini, Giordana Angi, Michele Zarrillo, Enrico Nigiotti, Riki, ultimo Urso.
degli inviati Claudio Maddaloni e Antonella Scutiero (LaPresse)