GENOVA – “Credo che un vincitore assoluto questo Festival già ce l’abbia: è la gente che si incontra nelle strade, è il pubblico in quella platea che l’anno scorso era tremendamente vuota. Questo è il festival della liberazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della conferenza stampa in vista della quarta serata, nella quale il presidente premierà il vincitore della serata delle “Cover” con una scultura della lanterna di Genova in filigrana di Campo Ligure.
“Siamo a Sanremo, uno dei territori più colpiti, nei mesi scorsi, dalla pandemia – ha proseguito – Quest’anno siamo tornati al Festival con il pubblico in sala, la gente per strada e le attività commerciali aperte. La kermesse è e resta una delle principali vetrine per la promozione del nostro territorio, sia dal punto di vista turistico sia da quello agroalimentare. Sul palco dell’Ariston non si svolge solo una gara di canzoni, ma da molti anni si costruisce un pezzo di futuro del nostro territorio: è una occasione incredibile di sviluppo che porta occupazione e investimenti, ed e quindi è bello essere qui di nuovo”. “Senza abbassare la guardia, senza minimizzare il rischio di ricadute – ha continuato il governatore – credo che la campagna vaccinale abbia fatto fino in fondo il suo dovere. Oggi se siamo qui in relativa sicurezza lo dobbiamo al sacrificio di tante persone che lavorano negli ospedali. Certo la differenza tra il Festival dell’anno scorso, caratterizzato da un’ordinanza che firmai a pochi giorni dall’inizio della kermesse per chiudere l’estremo ponente della Liguria, e il Festival di quest’anno ci dimostra quanta strada abbiamo fatto in 12 mesi”. “Il festival dell’anno prossimo sarà ancora più bello di questo – ha concluso Toti – anche quest’anno gli ascolti stanno dicendo che il risultato è straordinario e l’anno prossimo sarà un festival senza nessuna restrizione, spero. Quest’anno premiamo la migliore ‘cover’ e mostriamo una straordinaria eccellenza, una lanterna di Genova in filigrana di Campo Ligure. Perché la Liguria non è solo costa, ma anche entroterra e artigianato di qualità”.
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