SANTA MARIA A VICO – Bimba morta in culla, le indagini si concentrano sui messaggi e sulle telefonate dei genitori nella concitata notte della tragedia. I cellulari dei genitori della neonata di un mese e mezzo morta due notti fa sono in mano alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Oggi il pm titolare dell’inchiesta conferirà due incarichi a due periti. Il primo sarà quello per l’esecuzione dell’autopsia sul corpicino della piccola: l’obiettivo è capire cosa abbia provocato la morte della piccola. Il secondo sarà quello per estrapolare i dati dai telefoni, sottoposti a sequestro d’iniziativa dei carabinieri della Compagnia di Maddaloni nell’immediatezza del riscontro della morte dopo l’allarme del 118 della bimba per l’esecuzione di accertamenti tecnici irripetibili.
La Procura ha aperto un fascicolo
La Procura sul caso della morte in culla ha aperto un fascicolo; nel modello 21 contenente la notizia di reato a carico del padre e della mamma della neonata però non è ancora chiaro se il pm ipotizza un comportamento doloso o colposo. A destare indizi di responsabilità sono alcune scottature presenti sul corpo, nella zona del pancino e delle gambe, oltre ad alcuni lividi. Raccontano i genitori come le scottature sono state provocate da un getto d’acqua bollente uscito dal rubinetto per errore mentre stavano facendo il bagnetto alla piccola. Dopo il bagnetto, si è addormentata e non si è più svegliata. Avrebbero anche consultato un pediatra per avere indicazioni su di una pomata da utilizzare per le scottature. E’ possibile che per permettere ai due genitori di poter nominare un consulente di parte a loro carico venga emesso un avviso di garanzia ma su tale punto si avranno maggiori dettagli oggi. Il punto da stabilire è perché la piccola è deceduta. L’ipotesi della morte in culla resta quella più battuta ma anche un concorso nella causa principale potrebbe aver avuto un ruolo. I genitori della neonata hanno lui 26 anni e lei 19. La donna, classe 2024 e l’uomo hanno altri due figli, di 2 e tre anni. Lui, originario di Torre del Greco, pizzaiolo saltuario, lei originaria di San Felice a Cancello, casalinga, sono sotto choc. Solo dopo l’esecuzione dell’autopsia il corpo della piccola sarà restituito ai familiari per le esequie.
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