S. MARIA CAPUA VETERE – Aveva toccato il punto più alto della sua carriera politica: la guida della Provincia di Caserta. Gaetano Di Monaco, legato politicamente a Salvatore Mastroianni, aveva ottenuto questa carica grazie a Giorgio Magliocca, che, prima di lasciare definitivamente il ruolo di presidente, da dimissionario (decisione presa perché indagato per corruzione), gli aveva attribuito i galloni di suo vice, silurando Marcello De Rosa, ex sindaco di Casapesenna. Nomina che metteva il sammaritano al vertice dell’Ente che guida Terra di Lavoro fino alle prossime elezioni. Un sogno, per Di Monaco, durato poco. Perché questa nomina fatta in extremis da Magliocca è stata annullata dal Tar (che la affronterà nel merito in un’udienza prima di Natale).
Risultato? Di Monaco non indossa più, almeno per ora, la fascia blu. E quella di vicepresidente non è l’unica poltrona a cui ha dovuto rinunciare. Associata a questa telenovela c’è anche la decisione del sindaco Antonio Mirra di silurarlo dalla sua maggioranza. Quando Di Monaco si è ritrovato ad essere il numero due della Provincia, è emersa la sua connessione, formale, con la Lega. Ed è stato proprio questo aspetto partitico a spingere il primo cittadino a metterlo alla porta: la vicinanza al Carroccio cozza con il suo far parte di una compagine che governa S. Maria Capua Vetere in nome del centrosinistra. Tale situazione, stando a chi è vicino alla fascia tricolore, è stata ritenuta più ‘grave’ rispetto alla circostanza che fosse stato scelto come vice da Magliocca, cioè da chi aveva battuto proprio Mirra alle provinciali.
Come conseguenza del suo essere stato allontanato dalla maggioranza, per Di Monaco, e veniamo così alla seconda poltrona che perde in poche settimane, c’è anche il siluramento da presidente della commissione urbanistica. E chi prenderà il suo posto sarà scelto nel prossimo consiglio comunale, che dovrebbe riunirsi nei prossimi giorni.