Santa Maria Capua Vetere – Ieri pomeriggio, presso la Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, si è svolta l’inaugurazione di una nuova biblioteca intitolata a Rita Atria e Imma Cavagnuolo. All’evento ha partecipato il Questore di Caserta, Andrea Grassi, che ha illustrato la figura di Rita Atria, giovane testimone di giustizia suicidatasi a 17 anni dopo la strage di via D’Amelio. Il Questore ha ricordato il sacrificio di Rita, morta dopo aver assistito all’uccisione del giudice Borsellino e della sua scorta, e ha sottolineato l’importanza del suo coraggio. La biblioteca è stata intitolata anche ad Imma Cavagnuolo, poliziotta penitenziaria deceduta prematuramente durante il servizio.
L’iniziativa, organizzata dal Direttore della casa circondariale, Donatella Rotundo, ha visto la partecipazione di numerose personalità. Tra gli intervenuti, Lucia Castellano, provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania; esponenti della magistratura; sindaci del territorio; ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Esercito Italiano; diversi studenti universitari; la giornalista Chiara Sparacio, fondatrice dell’associazione “Rita Atria”; Nadia Furnari; e il comandante dell’Istituto penitenziario, Alberta Rengone.
Monsignor Pietro Lagnese, Arcivescovo della diocesi di Capua, ha affidato le conclusioni dell’evento, suggellando l’importanza di questo progetto volto a promuovere la cultura e la memoria all’interno del contesto carcerario. L’intitolazione della biblioteca a due figure simbolo di impegno civile e sacrificio rappresenta un forte messaggio di speranza e di impegno per la legalità.