Santa Maria Capua Vetere, pestaggio di Natale all’Anfiteatro: in 5 condannati per tentato omicidio – Il video

Le pene inflitte: quattro anni e due mesi per D’Ambrosio e Barracano, 4 anni e sei mesi per Salemme, tre anni e due mesi per Merola e quattro anni per Barbato.

Cristian D'Ambrosio, Giovanni Barracano, Massimiliano Barbato, Antonio Pio Salemme e Vittorio Merola. In alto la sequenza del pestaggio.
Cristian D'Ambrosio, Giovanni Barracano, Massimiliano Barbato, Antonio Pio Salemme e Vittorio Merola. In alto la sequenza del pestaggio.

Tentato omicidio. E’ questo il reato più pesante a carico dei cinque imputati per il pestaggio di due fratelli avvenuto la sera della vigilia di Natale a Santa Maria Capua Vetere. Ieri la sentenza per i cinque imputati; a scegliere il rito abbreviato furono Antonio Pio Salemme, Cristian D’Ambrosio e Giovanni Barracano. Patteggiamenti invece per Vittorio Merola e Massimiliano Barbato.

Queste le pene inflitte: quattro anni e due mesi per D’Ambrosio e Barracano, 4 anni e sei mesi per Salemme. Tre anni e due mesi per Merola e quattro anni per Barbato. Ieri la sentenza dopo la requisitoria dello scorso 10 maggio: per i tre che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato il pm chiese per Antonio Pio Salemme 5 anni, per Cristian D’Ambrosio e Giovanni Barracano 4 anni e sei mesi.

Per i due imputati che scelsero di patteggiare la pena invece furono chiesti per Vittorio Merola 3 anni e 2 mesi e per Massimiliano Barbato a 4 anni. Stralciata la posizione del sesto accusato, Youssef Majaoui. Nel collegio difensivo gli avvocati Nicola Leone, Carlo De Stavola, Sergio Di Lauro, Goffredo Grasso, Cesare Gesmundo, Antonio Grillo. Gli imputati sono tutti di Santa Maria Capua Vetere.

Il processo giunto alla sentenza in primo grado scaturisce dagli arresti effettuati dalla polizia per i presunti autori dell’aggressione, nei confronti di due ragazzi di origine albanese, di cui uno minorenne, avvenuta la vigilia di Natale a piazza Adriano di Santa Maria Capua Vetere, nei pressi dell’Anfiteatro. I reati contestati dall’autorità giudiziaria sono tentato omicidio e lesioni aggravate.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere furono avviate subito dopo i fatti, grazie ad attività della polizia. Gli avvocati attendono di avere il dispositivo della sentenza letta ieri in aula al tribunale di Santa Maria Capua Vetere; poi attenderanno le motivazioni della sentenza per impugnarla eventualmente in Appello.

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