Santa Maria Capua Vetere, tariffe dell’acqua: 4 esclusi dal confronto

Rosario Graziano e Mariagabriella Santillo

Approvazione delle tariffe per il servizio Acquedotto dell’anno 2025 a Santa Maria Capua Vetere: l’opposizione resta fuori dalla discussione in Commissione, non ci sono rappresentanti nell’organismo comunale. Protestano gli esponenti della minoranza per via della possibilità negata di partecipare ai lavori per il via libera alle nuove tariffe. Ieri l’ultima riunione della commissione in questione, quella alla Pianificazione, contabilità economica e controllo di gestione presieduta da Rosario Graziano. La commissione sta affrontando le questioni relative all’approvazione delle tariffe del servizio Acquedotto anno 2025 ma anche quella della verifica delle quantità e la qualità delle aree fabbricabili, le tariffe per l’utilizzo extra scolastico delle palestre comunali e la determinazione dei valori di mercato delle aree edificabili. (In effetti l’organismo comunale composto oltre che da Graziano anche da Davide Fumante, Giuseppe Di Monaco, Mariagabriella Santillo e Martino Valiante sulla carta vede due nomi dell’opposizione come componenti (Santillo e Graziano) che senza tema di smentita da quando sono stati eletti in minoranza sì sono contraddistinti per il loro impegno nella partecipazione della vita e delle attività amministrative ma certamente non hanno lasciato il segno per le attività di opposizione alla maggioranza del sindaco Antonio Mirra. Il risultato è che i consiglieri comunali che maggiormente si distinguono per l’attività di opposizione alla maggioranza, vale a dire Raffaele Aveta, Pardi, Petrella e Crisileo sono rimasti fuori dalla discussione su temi importanti che saranno da loro passati al setaccio solo in sede di seduta del consiglio comunale in cui la maggioranza farà valere i numeri e li voterà approvandoli anche senza i voti dell’opposizione stessa. La seconda commissione consiliare tra l’altro affronta questioni legate anche ai debiti fuori bilancio da approvare; una discussione che vede l’opposizione maggiormente agguerrita tagliata fuori. E’ anche quella che lavora a ritmo maggiormente serrato ed in cui manca il confronto preventivo nel rispetto dei ruoli e delle presenze numeriche in seno allo stesso organismo. Una mancanza che parte della minoranza consiliare ha più volte sottolineato lamentando la paradossale situazione.

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