Savona, Carfagna (Fi): Stalker e violenti devono stare in carcere

“Nella serata di ieri Domenico Massari ha ucciso la ex moglie Deborah Ballesio. È entrato nel locale sulla spiaggia di Savona dove lei lavorava e ha iniziato a sparare".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – “Nella serata di ieri Domenico Massari ha ucciso la ex moglie Deborah Ballesio. È entrato nel locale sulla spiaggia di Savona dove lei lavorava e ha iniziato a sparare. Cinque colpi sono arrivati a Deborah, altri hanno ferito due avventori e una bambina. Pluripregiudicato, in passato aveva patteggiato tre anni e due mesi per stalking, dopo due anni in carcere, aveva trasgredito due volte il divieto di avvicinarsi e, nell’agosto del 2015, dopo la condanna per atti persecutori, aveva dato fuoco al locale gestito dall’ex moglie. Ora è latitante”. Così Mara Carfagna, coordinatrice nazionale di Forza Italia e vice presidente della Camera, in una nota.

Un dramma che poteva evitarsi

“Nonostante le condanne e la reiterazione di reati, nonostante le denunce della vittima, questo criminale era libero – aggiunge -. Se gli stalker, i violenti, i potenziali assassini non vengono tenuti in carcere, come possiamo chiedere alle donne di denunciarli, di fidarsi dello Stato? Le nuove norme previste dal Codice Rosso debbono diventare legge al più presto, ma soprattutto va finalmente riconosciuta la gravità dei reati contro le donne e la estrema pericolosità di individui come Massari, le nostre leggi vanno applicate con assoluto rigore”.

LaPresse

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