MILANO– Dopo settimane di attesa, il decreto Sblocca cantieri è finalmente operativo, dopo la firma del presidente della Repubblica. Il testo, approvato per la seconda volta nell’ultimo Consiglio dei ministri a Reggio Calabria, fa esultare il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli: “Siamo di fronte a un grande piano di rilancio degli investimenti pubblici, il più grande piano da molti anni a questa parte”.
Il responsabile del Mit spiega che saranno “subito in campo strutture commissariali che serviranno ad accelerare investimenti pubblici per oltre 25 miliardi”.
Un ‘assaggio’ importante già nel 2019
“La ripresa di questi cantieri porterà nell’immediato a un’accelerazione degli investimenti di 2,5 miliardi”. Tra le novità più significative, c’è l’aumento dal 30 al 50% dei lavori della soglia massima per ricorrere ai subappalti.
Eliminato l’obbligo di indicare la “terna” di subappaltatori già in sede di offerta
“Abbiamo introdotto un iter più snello per i lavori di minore entità economica”, mentre “l’affidamento diretto rimane entro i 40mila euro”, spiega Toninelli. Aggiungendo che una “misura importantissima riguarda le varianti in corso d’opera per infrastrutture strategiche: abbiamo introdotto una semplificazione per cui non dovrà essere il Cipe ad approvarle se non superano il 50% del valore del progetto”.
Torna, anche se in via sperimentale, l’appalto integrato e per i lavori sotto 5 milioni di euro c’è la possibilità, per le stazioni appaltanti, di esaminare prima le offerte economiche e solo dopo i requisiti dei partecipanti alla gara.
Nello Sblocca cantieri sono previsti anche 300 milioni di euro per le zone colpite dai terremoti, il Molise, Catania e L’Aquila. Non solo, perché tra le misure autorizzate c’è anche quella che consente al commissario straordinario di Genova, il sindaco Marco Bucci, di indennizzare quei cittadini che stanno subendo disagi per il cantiere del nuovo ponte Morandi.
Mentre le concessioni autostradali in scadenza o vicine alla scadenza sulle quali ci sono investimenti in corso, possono essere affidate a gara riutilizzando il progetto esistente. Il concessionario uscente può partecipare, ma senza vantaggi competitivi per il solo fatto di essere il titolare del progetto o dei lavori in essere. In poche parole “non si ricomincia da capo e si portano avanti importanti cantieri”, sottolinea ancora Toninelli.
Di tutt’altro avviso è, però, il presidente dell’autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone. Che ai microfoni di Radio Capitale, parlando dello Sblocca cantieri, in particolare dell’aumento del livello degli appalti affidati previa richiesta di tre preventivi, dice: “Credo sia una norma pericolosa”.
Il numero uno dell’Anac mantiene le riserve
“Non mi va di dire che è una norma sblocca tangenti, è esagerato. Non va nella giusta direzione”. Anche le opposizioni attaccano la maggioranza Lega-M5S, facendo capire che il clima in Parlamento sarà ben lontano dallo spirito pasquale.
(LaPresse)